mercoledì, 01 maggio, 2024
Sei qui: Home / Attualità / DAL MONDO / La Redazione
La Redazione

La Redazione

Questo articolo è stato scritto da uno dei collaboratori di Sipario.it. Se hai suggerimenti o commenti scrivi a comunicazione@sipario.it.

Mercoledì, 11 Maggio 2011
Pubblicato in Non categorizzato

Arnaud Bernard
Regista

Nato nel 1966, inizia a suonare il violino all’età di sei anni. Entra al Conservatoire National de Strasbourg all’età di diciassette anni, dove completa numerosi studi musicali, inclusi violino, orchestra, analisi ecc. Nel 1988, diviene assistente del rinomato regista Nicolas Joël e di Jean-Claude Auvray e attraversa Francia e Germania. Nel 1989 è stato assunto dal Théâtre du Capitole di Toulouse come Direttore di palcoscenico ed ha lavorato come assistente alla regia in tutte le grandi produzioni. In questo periodo ha continuato la sua attività come assistente in Francia, così come nei più prestigiosi teatri d’opera: Covent Garden, Metropolitan Opera, Scala di Milano, Opéra Bastille, Teatro Colon in Buenos Aires. Dopo essere stato nominato Direttore di Palcoscenico Associato e Direttore di Produzione al Théâtre du Capitole nel 1996, ha fatto il suo personale debutto, all’età di 29 anni, mettendo in scena Falstaff per lo Spoleto Festival di Charleston, seguito da Il Trovatore a Toulouse e da Il Barbiere di Siviglia (1998), anche al Théâtre du Capitole. Nel 1999 coproduce Roméo et Juliette di Gounod per la Chicago Lyric Opera con Roberto Alagna e Angela Gheorghiu nei ruoli principali. Nel 2001 e 2002, ha diretto le nuove produzioni de L'Elisir d'amore al Théâtre du Capitole di Toulouse per il debutto di Marcelo Alvarez (Nemorino), Il Trittico di Puccini per la Opera Company e Les Huguenots di Meyerbeer al Festival estivo di Martina Franca. Nel 2003/04 ha realizzato nuove produzioni di Lakmé (ripresa a Tokyo e Philadelphia) per il Teatro Massimo di Palermo, Werther per Martina Franca, Roméo et Juliette a Tokyo e Die Lustigen Weiber von Windsor a Nantes e Angers. La stagione 2004/2005 ha visto Luisa Miller per la National Reiseopera nei Paesi Bassi, L'Elisir d'amore a Saint-Etienne, Roméo et Juliette al Beijing Music festival, Le Roi de Lahore per la riapertura de La Fenice di Venezia, La Bohème all’Arena di Verona con grande consenso di critica e Rigoletto a Lausanne. Più recentemente ha messo in scena Luisa Miller alla Fenice, Traviata a Praga (PSO) e Lausanne, un nuovo Falstaff al Teatro San Carlo di Napoli per l’apertura della stagione 2006 (con Jeffrey Tate), Rigoletto a Marsiglia, Nantes e L'Elisir d'amore a Toulouse. Ha anche realizzato una nuova produzione di Cavalleria Rusticana a St. Gallen, Carmen a Helsinki in coproduzione con Lausanne, The Queen of Spades a Toulouse, Trittico a Zagabria e una ripresa di Bohème a Verona, Carmen e Traviata a Tokyo. Impegni più recenti: Carmen a Bilbao (2009), Thaïs ad Atene (Megaron, 2009), L'Elisir d'amore a Catania (2009), e una nuova produzione di Carmen a Vilnius (2009), Otello al Boshoï Theater (2009), Thaïs al Maggio Musicale Fiorentino (2010) e Betrothal in a Monastery di Prokof’ev alla Parigi National Opera (2011).

Mercoledì, 11 Maggio 2011
Pubblicato in Non categorizzato

Mario Bolognesi
Tenore

E’ nato a Roma dove ha compiuto gli studi musicali specializzandosi nel repertorio di tenore lirico leggero. Ha debuttato nella città natale con le cantate di Bach e oggi svolge un’intensa attività concertistica e teatrale in Italia e all’estero. Ha cantato molte opere in prima esecuzione in epoca moderna come Adamo di Galuppi, La Schiava Liberata di Jommelli al San Carlo di Napoli con il M° Curtis, Tito di Cesti, Il Sogno di Scipione di Mozart con il M° Hogwood alla Fenice e al Teatro Olimpico di Vicenza in occasione del Festival Mozart. Si è subito distinto per la grande versatilità di repertorio grazie alla musicalità e duttilità vocale e stilistica che gli hanno permesso di esplorare campi musicali diversi che vanno dal Barocco al teatro del Sette-Ottocento con le partiture note e meno note di Mozart, Cimarosa, Paisiello e Rossini, fino alle composizioni di musica moderna e contemporanea di Berio, Bussotti, Henze, Manzoni e Nono. In Italia ha cantato nei maggiori teatri: Scala, Opera di Roma, Massimo di Palermo, Arena di Verona, Maggio Musicale, Comunale di Bologna. All’estero ha partecipato a produzioni al Festival d’Automne, Glyndebourne Opera Festival, Colon di Buenos Aires, Chatelet, Grande Halle de la Villette, e Champes Elysees di Parigi, Alte Oper di Francoforte, Festival Mozart di Praga, varie tournée in Giappone. È stato consigliere d’amministrazione al Regio di Torino, ha fondato l’Associazione “Il Madrigale Italiano” di cui è stato direttore artistico per un decennio, per lo studio e la diffusione della musica barocca in Italia e all’estero.

Mercoledì, 11 Maggio 2011
Pubblicato in Non categorizzato

Paolo Battaglia
Basso

Dopo gli studi musicali in clarinetto e sassofono, ha intrapreso lo studio del canto, diplomandosi al Conservatorio di Brescia “Luca Marenzio” e vincendo diversi concorsi nazionali. Ha seguito vari corsi di perfezionamento, tra i quali con Franco Corelli e Bonaldo Giaiotti. Dal 1997 ha interpretato numerose opere in importanti istituzioni musicali, Lucia di Lammermoor (Raimondo) a Cosenza e Mantova, Macbeth (Banquo) a Lecce ed Ascoli Piceno, Un ballo in maschera (Tom), Tosca (Angelotti) e Carmen (Zuniga) all’Arena di Verona, Ernani (Silva) al Teatro Massimo di Palermo, a Ravenna ed a Livorno, Aida (Il Re) alle piramidi di Giza al Cairo ed allo Sferisterio di Macerata, Lohengrin (Re Enrico) al Teatro Regio di Parma ed a Piacenza, Il barbiere di Siviglia (Basilio) in Florida, La Bohème (Colline) al Teatro Massimo di Palermo, a Macerata, Lucca, Pisa e Livorno, a St. Gallen, a Monaco con la Münchner Rundfunkorchester, al Teatro Lirico di Cagliari ed al Glyndebourne Opera Festival, Don Giovanni (Commendatore) al Teatro Filarmonico di Verona, The Rake’s Progress a Modena, Ferrara, Piacenza, Reggio Emilia e Ravenna (Trulove), La forza del destino (Padre Guardiano) a Brescia ed al Teatro Regio di Torino, Anna Bolena a Bergamo e Cremona, Luisa Miller (Conte Walter) ad Oslo, Il trovatore (Ferrando) all’Opéra di Montecarlo ed a Lisbona, Un ballo in maschera (Tom) con la Bayerischer Rundfunk, Falstaff (Pistola) ad Aix-en Provence, a Lisbona ed al Théâtre des Champs Elysées de Paris, I due Foscari (Loredano) all’Opéra di Montecarlo, L’Orfeo di Monteverdi (Caronte e Plutone) al Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles, a Monaco, alla Staatsoper di Berlino e all’Innsbruck Festwochen, Les vêpres siciliennes (Vaudemont) al Concert Gebow di Amsterdam, I Capuleti e i Montecchi (Capellio) a Montpellier, Turandot (Timur) al Festival di Torre del Lago e a St. Gallen, Le Nozze di Figaro (Bartolo) a St. Gallen, Fedora (Cirillo) di Giordano al Teatro degli Arcimboldi di Milano. Tra gli impegni recenti, La Bohème (Colline) per il Festival di Glyndebourne, Nabucco (Zaccaria) al Teatro Cilea di Reggio Calabria; Tannhäuser (Reinmar von Zweter) al Teatro alla Scala di Milano; Falstaff (Pistola) al Teatro Filarmonico di Verona; La Boheme (Colline) al Teatro alla Scala di Milano; Turandot (Timur) per il debutto all’Arena di Verona. Inoltre ha cantato il Padre Guardiano ne La Forza del Destino al Teatro Sociale di Rovigo (con riprese al Teatro Verdi di Pisa, al Teatro Comunale di Modena e al Teatro Alighieri di Ravenna) e Caronte ne l’Orfeo di Monteverdi a Lille e Caen. Di recente ha riscosso personali successi nelle produzioni de Il Barbiere di Siviglia (Don Basilio) al Teatro Filarmonico di Verona, nella produzione del R.O.F. con la regia di Ronconi; Norma (Oroveso) al Teatro Comunale di Modena; La Clemenza di Tito (Publio) a Monaco con l’Orchestra della Bayerische Rundfunk; Le Nozze di Figaro (Bartolo) a Montpellier; Falstaff (Pistola) al Théâtre La Monnaie di Bruxelles; Aida (Il Re) all’Arena di Verona; La Bohème (Colline) a Bassano del Grappa e al Teatro Verdi di Padova; Falstaff (Pistola) al Teatro S. Carlo di Napoli; La Damnation de Faust (Brander) al Teatro Regio di Parma; Aida (Il Re) al Festival d’Avenches; Masetto in Don Giovanni al Teatro Verdi di Padova; Don Giovanni in Don Giovanni a Jesolo; Oberto in Oberto Conte di S. Bonifacio al Teatro Verdi di Busseto per il Teatro Regio di Parma. Nel 2008 ha cantato in Aida (Il Re) e in Don Carlo (un Frate) a Tel Aviv con la Israel Philarmonic Orchestra diretta dal M° Zubin Mehta; inoltre prende parte alla produzione de L’Incoronazione di Poppea (nel ruolo di Seneca) al Festival di Glyndebourne, e con una recita per la BBC a Londra. Tra gli impegni più recenti: Le Nozze di Figaro (Bartolo) a Lille; Falstaff (Pistola) al Festival di Glyndebourne 2009. Nel 2010 è stato all’Opera Ireland di Dublino per la produzione dell’opera Roméo et Juliette. Successivamente è stato al Teatro dell’Opera di Roma nel ruolo di Angelotti per l’Opera Tosca. Collabora con importanti direttori d’orchestra, quali Arena, Callegari, Campori, De Bernart, Domingo, Guadagno, Oren, Ranzani, Renzetti, Santi, Viotti, Jacobs, Tate. Degno di nota è anche il suo repertorio concertistico che spazia dal genere madrigalesco a quello sacro (Stabat Mater e Petite Messe solennelle di Rossini, Requiem di Mozart) sino a quello sinfonico (IX Sinfonia di Beethoven). La sua discografia comprende, tra gli altri, la registrazione della Anna Bolena di Donizetti; della Gioconda di Ponchielli, del Falstaff di Verdi (DVD) da Aix-en Provence; della Forza del Destino di Verdi in CD e in DVD; della Clemenza di Tito di Mozart. Nel 2010 è stato interprete nella Manon al Teatro dell’Opera di Roma

Mercoledì, 11 Maggio 2011
Pubblicato in Non categorizzato

Thiago Arancam
Tenore

Tenore lirico-spinto italiano-brasiliano, inizia i suoi studi alla Scuola Municipale di Musica di Sao Paulo, poi alla Musical University Carlos Gomes, dove si diploma in “Erudite Chant” nel 2003, e prepara il suo repertorio con il Maestro Bruno Roccella. All’età di soli 22 anni vince il prestigioso Prêmio Revelação do V Concurso Internacional de Canto Erudito Bidu Sayão. E’ stato invitato all’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici del Teatro alla Scala di Milano, diretto dalla soprano Leyla Gencer, dove si è diplomato nel 2007. E’ il primo brasiliano accettato nella famosa Accademia, dove incontra il suo attuale insegnante di canto, Vincenzo Manno. Debutta in concerto alla Scala il 27 febbraio 2005. In seguito ha continuato a cantare in molti concerti di arie di diverse opere, quali Tosca, Luisa Miller, Madama Butterfly, Le Cid, ed ha anche preso parte alle produzioni di alcune opere. Nel 2006 ha partecipato ad alcuni concerti con l’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia, cantando arie di Zarzuela e canzoni classiche spagnole. Riceve, a Bolzano, il prestigioso premio per la migliore giovane voce emergete “Premio Alto Adige - Talento emergente della lirica 2007/2008”. Nel 2007 debutta nella prima opera di Puccini, Le Villi, (Roberto). Nel 2008 ha partecipato ad una tournée negli Emirati Arabi Uniti con l’orchestra del Teatro alla Scala e a due concerti con l’Orchestra Camerata Brasil, diretta dal Maestro Silvio Barbato. All’Operalia 2008 è stato premiato tre volte: Zarzuela Prize, Audience Prize e Second Opera Prize, seguito dal debutto nel ruolo di Don Josè (Carmen) alla Washington National Opera, diretta dal Maestro Rudel. Nel 2009 ha debuttato in Cavaradossi (Tosca) a Francoforte, Maurizio (Adriana Lecouvreur) a Torino, Radames (Aida) al Sanxay Festival (Francia), Pinkerton (Madama Butterfly) a Valencia, e si esibisce in un recital a Londra a St.John’s (Rosenblatt Recitals) e in due concerti di Carmen a Kuala Lumpur con la Malaysian Philharmonic Orchestra. Nel 2010 ha debuttato in Nabucco (Ismaele) a Palermo, Cavalleria Rusticana (Turiddu) a San Pietroburgo, Tabarro (Luigi) a Riga, Norma (Pollione) a Sanxay, Cyrano de Bergerac (Christian) a San Francisco, Pagliacci (Canio) a Stoccolma ed è inteprete in Tosca a Las Palmas e in Carmen a Varsavia. Nel 2011 interpreta Carmen a Mosca (Bolshoi), Madama Butterfly a Washington diretta da Placido Domingo. Altri suoi ingaggi per il 2011: Tosca a Philadelphia, Berlino (Deutsche Oper) e Rio de Janeiro, Carmen a Sanxay e San Francisco e un concerto a Dortmund.

Mercoledì, 11 Maggio 2011
Pubblicato in Non categorizzato

 "Raccontare per far rivivere...
Un'illusione che ripaga anche della solitudine."
Franco Quadri
direttore artistico delle Orestiadi 1988-1990

1982 / 2011. Ha trent’anni di vita il festival delle Orestiadi di Gibellina, un lungo percorso che ha visto centinaia di artisti italiani e stranieri vivere questi luoghi come i territori di un’isola felice in cui è stato possibile creare, produrre, esibirsi, confrontarsi.

Registi, attori, scenografi, costumisti, coreografi, musicisti, compositori, poeti, uomini di cultura che con le loro opere hanno reso ricca la memoria di un festival che ha voluto fin dal primo anno della sua fondazione accogliere alcune tra le espressioni più alte del teatro contemporaneo. E’ un elenco lunghissimo di uomini e donne protagonisti di un progetto culturale non solo teatrale, innovativo nel linguaggio, capace di rendere complessa l’esperienza creativa della scena. Se è vero – come dice Borges - che il lavoro creativo è sospeso tra la memoria e l’oblio, esso ha per l’uomo la natura di un’indagine inarrestabile, e nonostante le perdite, gli occultamenti e le rimozioni, la memoria rimane un campo sul quale agire instancabilmente.

Questa edizione intende porre al centro di questa indagine l’Uomo e la sua memoria – filo rosso conduttore di una linea che ha determinato le scelte – nei suoi aspetti dell’esistenza in relazione al ricordo, evocata dai processi legati alla memoria come nel caso di Artista da Giovane di MelaCult e Officineouragan, dal Dedalus di Joyce, un titolo in cui si specifica già l’epoca degli accadimenti, una infanzia sottoposta a rigorosi modelli educativi.

Esplorazione presente nel lavoro Lev dei Muta Imago, sviluppatosi intorno alla figura del soldato russo Lev Zasetsky che, in seguito a una ferita, perde la capacità di ricordare e dallo studio del suo diario, un vero documento del tempo perduto, e che racconta una vita intera spesa a lottare contro una malattia senza possibilità di recupero. E ne La rabbia rossa, in cui si vive e ci si muove cercando di ricordare attraverso gesti in qualche modo vicini e familiari.

Sull’Uomo ancora oggetto di lavoro e di elaborazione, con The End, dei Babilonia Teatri, e sulla rimozione della morte e della sua elaborazione collettiva, come assenza di pensiero o forse vera e propria dimenticanza, s’incide forse la più importante rimozione compiuta dall’Uomo su se stesso, nell’illusione che vivere sia essenzialmente negare la morte.

Una rimozione che si compie nel viaggio anonimo raccontato dal teatro fisico degli MK in Speak Spanish, in cui è la perdita della lingua d’origine a evocare una sorta di sonoro stordimento, familiare a chi si lancia nel parlare una lingua straniera per un tempo considerevole.

Ed è memoria anche il ricordo di un tempo che ha preceduto le vicende umane di solitudine, insicurezza e violenza sperimentate della trasposizione visionaria de La stanza del Teatrino Giullare, da Pinter, universo carico di una distanza insopportabile dal presente, per di più reso enigmatico dall’isolamento originato dalla frattura con il passato.

Il legame con il passato cessa anche in 7-14-21-28 del duo Rezza-Mastrella, e improvvisamente trasformando la vita in un ideogramma, scritto con oggetti familiari all’infanzia dell’Uomo, che adesso affianca un inconsapevole eterno bambino costretto a cedere a una realtà biologica e numerica. Il Teatro Rebis, presenta il suo ultimo lavoro Io non so cominciare, su Danilo Dolci forse la figura più dimenticata e rimossa della cultura Italiana che proprio nel territorio a noi vicino ha condotto le sue battaglie per lo sviluppo di una coscienza sociale collettiva ma anche individuale.

Una esplorazione di un luogo della memoria avvolto dall’oblìo, per dirla ancora con le parole di Borges. Memoria e metodo mitico, con Miriam Palma in una composizione musicale ispirata al mito di Ifigenia scritto da Lina Prosa e La casa dei santi, con un percorso poetico video e musicale sul maggiore poeta arabo dell’XI secolo Ibn Hamdis, per ricordare la fondamentale centralità della cultura mediterranea e per salvare dall’oblio il legame tra la cultura occidentale e quella orientale, ancora vivo e forte in Sicilia, giardino tra due civiltà.

Claudio Collovà

Iscriviti a Sipario Theatre Club

Il primo e unico Theatre Club italiano che ti dà diritto a ricevere importanti sconti, riservati in esclusiva ai suoi iscritti. L'iscrizione a Sipario Theatre Club è gratuita!

About Us

Abbiamo sempre scritto di teatro: sulla carta, dal 1946, sul web, dal 1997, con l'unico scopo di fare e dare cultura. Leggi la nostra storia

Get in touch

  • SIPARIO via Garigliano 8, 20159 Milano MI, Italy
  • +39 02 31055088

Questo sito utilizza cookie propri e si riserva di utilizzare anche cookie di terze parti per garantire la funzionalità del sito e per tenere conto delle scelte di navigazione. Per maggiori dettagli e sapere come negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie è possibile consultare la cookie policy. Accedendo a un qualunque elemento sottostante questo banner si acconsente all'uso dei cookie.

Per saperne di più clicca qui.