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La Redazione

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Mercoledì, 11 Maggio 2011
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Artista da giovane

Artista da giovane' è un'indagine sulla memoria. L'epoca degli accadimenti è già specificata nel titolo e oltre che un tempo indica una dimensione ben precisa dell'esistenza. Un tempo in cui convivono tensioni contrapposte: la vitalità spesso trattenuta e l'intensità con cui si avvertono impulsi creativi, espressioni di ricchezza e anche di dolore. Tra le mura spesse dei principi, dell'educazione e dell'insegnamento religioso, Dedalus sembra ripercorrere il destino di una figura mitica, quella di Icaro, che osò volare pericolosamente troppo in alto e troppo vicino al sole. Nel gesuita educatore ho visto polvere, conservazione, minaccia, violenza, e uno sguardo sul mondo vicino al ridicolo, in mostra nell'opaca trasparenza di una teca. Ogni ricordo della nostra infanzia è così isolato, esposto – ancora una volta ora che si è diventati adulti – alla fragilità del presente.

note biografiche
Nato a Palermo, Claudio Collovà ha debuttato nel 1987 conIl cavaliere bizzarro di Michel de Ghelderode. Molti dei suoi lavori sono stati presentati in festival internazionali di teatro. La sua poetica, principalmente legata alla pittura ed alla fisicità dell’attore, si incrocia spesso con la danza e trae origine da fonti di ispirazione non solo teatrali.

Tra i suoi lavori più conosciuti ricordiamo Le buttane di Aurelio Grimaldi,Eredi su Magritte, Miraggi Corsari da Pasolini, Fratelli di Carmelo Samonà, La caduta degli angeli da i drammi celtici di W.B. Yeats, K. l’agrimensore dal Castello di Kafka, La famiglia dal Re Lear di Shakespeare,La terra desolata di Eliot, Hamlet Album de Familie da Müller e Shakespeare rappresentato a Bucarest e in Italia in lingua rumena per il Teatrul Mic, Donne in tempo di guerra da le Troiane di Euripide che ha inaugurato il Festival di Potsdam nel 2005. Per l’Unione dei Teatri d’Europa ha diretto uno studio sul “Woyzeck” di Büchner al Wihelma Theater di Stoccarda, poi coprodotto nel 2005 col Teatro Garibaldi di Palermo e in una successiva edizione a Budapest in lingua magiara con Maladype Szene. Col Teatro Biondo Stabile di Palermo sono stati coprodotti gli spettacoliLa terra Desolata di Eliot (2004), Uomini al buio - Ulyssage # 6 da Joyce, Artista da Giovane dal Dedalus di Joyce, e sempre con lo Stabile porterà a conclusione il progetto di collaborazione triennale con un nuovo capitolo dall'Ulisse.

Come attore ha lavorato, tra gli altri, con Antonio Neiwiller negli spettacoli Dritto all’infernoSalvare dall’oblioCanaglie. Lavora regolarmente nel campo della formazione tenendo seminari in tutta Italia, e ha insegnato presso le Università di Palermo, Pescara e Milano. 

Dal 1997 a oggi ha curato progetti teatrali con giovani minori dell’area penale, all’interno dell’IPM di Palermo e presso l’USSM, Istituto Malaspina, realizzando numerosi spettacoli. Dal 2010 è direttore artistico delle Orestiadi di Gibellina e il suo spettacolo Massa e potere da Canetti ne ha aperto la xxix edizione. Nel 2002 fonda a Palermo con la coreografa Alessandra Luberti Officineouragan, spazio dedicato alla ricerca teatrale e coreografica.

Insegna Regia presso l'Accademia delle Belle Arti di Palermo.

Mercoledì, 11 Maggio 2011
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The End

Oggi la morte non esiste. Non se ne parla. Non la si affronta, né la si nomina. E’ un tabù. La morte viene occultata, nascosta. La consideriamo come qualcosa che non fa parte della vita. Uno spettro scuro di cui abbiamo infinitamente paura. In modo estremamente tragico. In modo estremamente comico. Oggi invecchiare come ammalarsi non è consentito. Il mito dell’eterna giovinezza dilaga. Ci stiamo trasformando in un mondo di Dorian Gray. Ci guardiamo e proviamo a fotografarci. A interrogarci sulle ragioni che ci portano a vivere la morte come un corpo estraneo. Violento. Traumatico. Un evento con cui non convivere e non riconciliarci.

note biografiche
Babilonia Teatri è diretta da Valeria Raimondi e Enrico Castellani.
Della compagnia fanno parte Ilaria Dalle Donne, Luca Scotton e Alice Castellani. Collaborano a vario titolo, Vincenzo Todesco, Gianni Volpe, Franca Piccoli, Francesco Speri, Marco Olivieri, Francesca Botti.

Il primo spettacolo, Panopticon Frankenstein, è il risultato del lavoro svolto all’interno del carcere di Montorio. Lo spettacolo nel 2006 è finalista della prima edizione del Premio Scenario Infanzia e nel 2007 è vincitore di Piattaforma Veneto di Operaestate Festival Veneto. Sempre nel 2007 la compagnia debutta con Underwork-spettacolo precario per tre attori tre vasche da bagno tre galline e vince l’undicesima edizione del Premio Scenario con made in italy. Quest'ultimo debutta a Gennaio 2008 e nello stesso anno è candidato ai Premi Ubu nella categoria miglior novità italiana / ricerca drammaturgica; nel 2010 vince la prima edizione del premio Vertigine.

Nel 2009 debuttano Pornobboy e Pop star e alla compagnia viene assegnato il Premio speciale Ubu. Nel 2010 debutta The best of che nello stesso anno vince la prima edizione del Premio off del Teatro Stabile del Veneto. A gennaio 2011, dopo alcune tappe di avvicinamento, debutta The end.
Per un teatro pop.
Per un teatro rock.
Per un teatro punk.
Per un teatro rap.

Mercoledì, 11 Maggio 2011
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Lev

Abbiamo costruito uno spettacolo sullo sguardo di Lev Zasetsky, paziente di Alexander Lurja, celebre neuropsichiatra russo. Abbiamo scoperto tra le pagine del suo diario una vertigine che parlava di noi e di come ci sentiamo ora. Abbiamo lavorato un anno per cercare di avvicinarci il più possibile a un mistero che ci affascina. Un mistero che affiora, a tratti, che dura poco e presto scompare. Inafferrabile, si concede per attimi e chiede una costante attenzione perché non vada sprecato. Lavoravamo e ci chiedevamo, in continuazione: cosa ha a che fare con noi la storia di un soldato russo che a seguito di una ferita alla testa, perde la capacità di ricordare? Perché vogliamo raccontarla, cosa di essa vogliamo trattenere e cosa dimenticare? Perché continuiamo a leggere e rileggere le pagine di un diario che parlano di una vita intera passata a combattere nel tentativo di ricostruire un’ identità? Una vita intera spesa a combattere contro una malattia che, Lev non poteva saperlo, non sarebbe mai potuta migliorare. Trent’anni a cercare di ricostruire, pezzo dopo pezzo, un’identità, un passato, cosí da riuscire a possedere un presente. Noi vogliamo parlare di questa lotta, che ostinatamente non può fare a meno di essere ottimista. E scoprire in essa il tratto costitutivo del nostro essere umani.

note biografiche
Muta Imago nasce a Roma nel 2004. È un progetto di ricerca artistica guidato da Claudia Sorace (regista) e Riccardo Fazi (drammaturgo-sound designer) con la collaborazione di Massimo Troncanetti e Glen Blackhall. Il gruppo ha prodotto in questi anni spettacoli teatrali, performance, installazioni in cui l’indagine tra l’essere umano, lo spazio e il tempo, riveste un ruolo principale.

(a + b)3 (2007), Lev (2008), Madeleine (2009), gli ultimi spettacoli prodotti, sono stati ospitati all’interno dei più importanti festival nazionali, tra cui RomaEuropa Festival, Napoli Teatro Festival Italia (produttore dello spettacolo Napoli. Primo passo nelle città di sotto), Vie Scena Contemporanea Festival, Santarcangelo International Festival of the Arts, Inteatro Festival, Bassano Opera Festival, Primavera dei Teatri, Biennale dei Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo e all’interno di festival internazionali come Premiéres Festival (Strasburgo), Festival Cyl (Salamanca), Fadjr Festival (Teheran), Bipod Festival (Beirut), Clipa Aduma Festival (Tel Aviv), Unidram Festival (Potsdam), Temps d’Images (Cluj-Napoca, Budapest), Teatro/Theater: Italienischer Theaterherbst (Berlino), Festival International des Brigittines (Bruxelles).

Negli anni il gruppo è stato sostenuto nella produzione dal RomaEuropa Festival, dal Napoli Teatro Festival, dal Festival delle Colline Torinesi, da Fabbrica Europa, da Bassano OperaEstate Festival, Artlink Association Romania, Centro Valeria Moriconi, Inteatro Festival. Nel 2009 la compagnia ha vinto il Premio Speciale Ubu, il Premio della critica da parte dell’Assocazione Nazionale dei Critici di Teatro e il premio DE.MO./Movin’UP. Nello stesso anno Claudia Sorace ha vinto il Premio Cavalierato Giovanile della Provincia di Roma e il Premio Internazionale Valeria Moriconi come “Futuro della scena”.

La compagnia riceve dal 2009 il contributo dal MiBAC come Progetto Speciale. Nel 2011 Claudia Sorace ha vinto il premio per la miglior regia per gli spettacoli (a+b)3 e Lev presentati all’interno del XXIX Fadjr Festival di Tehran.

Mercoledì, 11 Maggio 2011
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Displace #1 - La Rabbia Rossa

La rabbia rossa è forse la storia di una sopravvissuta, la tragedia di un individuo che diventa quella di un’intera nazione. Come ne Le Troiane di Euripide, testo al quale ci siamo ispirati per la realizzazione della performance, lo sguardo su un’intera civiltà passa attraverso gli occhi delle donne che ad essa sono sopravvissute. Donne che hanno perso tutto e combattono per restare in piedi. Donne che possono all’improvviso trasformarsi in belve, e diventare loro stesse distruttori. Perchè dentro brucia una stella fredda, e la memoria non è solo un luogo confortevole. E non siamo solo un fascio di ricordi del passato e di sogni futuri. Siamo un fascio di carne che ha bisogno di muoversi e di urlare. E il ritmo è quello della macchina, e il ritmo è quello del lavoro, colpo, pausa, colpo, pausa. respiro. E il colore è quello della rabbia, del sole e del sangue, e il sudore è ricoperto di polvere. La disposizione mentale è tutto. Bisogna essere soli per creare mondi. Bisogna essere soli per distruggerli. Mi viene quasi da pensare che fosse meglio l’antica, insensata, purezza animale.
Sylvia Plath, Diari

note biografiche
Muta Imago nasce a Roma nel 2004. È un progetto di ricerca artistica guidato da Claudia Sorace (regista) e Riccardo Fazi (drammaturgo-sound designer) con la collaborazione di Massimo Troncanetti e Glen Blackhall. Il gruppo ha prodotto in questi anni spettacoli teatrali, performance, installazioni in cui l’indagine tra l’essere umano, lo spazio e il tempo, riveste un ruolo principale.

(a + b)3 (2007), Lev (2008), Madeleine (2009), gli ultimi spettacoli prodotti, sono stati ospitati all’interno dei più importanti festival nazionali, tra cui RomaEuropa Festival, Napoli Teatro Festival Italia (produttore dello spettacolo Napoli. Primo passo nelle città di sotto), Vie Scena Contemporanea Festival, Santarcangelo International Festival of the Arts, Inteatro Festival, Bassano Opera Festival, Primavera dei Teatri, Biennale dei Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo e all’interno di festival internazionali come Premiéres Festival (Strasburgo), Festival Cyl (Salamanca), Fadjr Festival (Teheran), Bipod Festival (Beirut), Clipa Aduma Festival (Tel Aviv), Unidram Festival (Potsdam), Temps d’Images (Cluj-Napoca, Budapest), Teatro/Theater: Italienischer Theaterherbst (Berlino), Festival International des Brigittines (Bruxelles).

Negli anni il gruppo è stato sostenuto nella produzione dal RomaEuropa Festival, dal Napoli Teatro Festival, dal Festival delle Colline Torinesi, da Fabbrica Europa, da Bassano OperaEstate Festival, Artlink Association Romania, Centro Valeria Moriconi, Inteatro Festival. Nel 2009 la compagnia ha vinto il Premio Speciale Ubu, il Premio della critica da parte dell’Assocazione Nazionale dei Critici di Teatro e il premio DE.MO./Movin’UP. Nello stesso anno Claudia Sorace ha vinto il Premio Cavalierato Giovanile della Provincia di Roma e il Premio Internazionale Valeria Moriconi come “Futuro della scena”.

La compagnia riceve dal 2009 il contributo dal MiBAC come Progetto Speciale. Nel 2011 Claudia Sorace ha vinto il premio per la miglior regia per gli spettacoli (a+b)3 e Lev presentati all’interno del XXIX Fadjr Festival di Tehran.

Mercoledì, 11 Maggio 2011
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Speak Spanish

Con il contributo di MiBAC speak spanish colleziona un gruppo di danze locali, osservate dal tavolino di un ristorante per turisti in un luogo qualsiasi del pianeta. Ogni coreografia introduce sistemi dinamici ‘propri’, ma è anche una maniera grossolana di infierire sulle presenze corporee che li incarnano. Una sorta di sonoro stordimento, familiare a chi si lancia nel parlare una lingua straniera per un tempo considerevole. Dinamiche binarie, folklore hawaiano e attitudini da concerto rock: si tratta di un viaggio anonimo, dal quale è bandita ogni avventura, se si eccettua il brivido della prenotazione.

note biografiche
MK è una formazione indipendente che si occupa di performance, coreografia e ricerca sonora. Il progetto del gruppo si è sviluppato a partire dal 1999 attraversando i più importanti festival della nuova scena con un lavoro di indagine corporea autodidatta, proiettato in ambito internazionale. Tra le produzioni più recenti: Tourism commissionato da La Biennale di Venezia, Wasted per F.I.S.Co. 08 (poi Happened), Comfort, ospitato dall'Indonesian Dance Festival e dallo Sparks Festival di Minneapolis e speak spanish in tour nel 2010-11.

Nel 2010 il gruppo è impegnato con due produzioni (Kamikaze e Giuda) nella stagione sui Fondamentalismi voluta da Antonio Latella al NuovoTeatro Nuovo di Napoli. Nello stesso anno Michele Di Stefano ha partecipato come coreografo al progetto Dance n.3 di Cristina Rizzo, con Eszter Salomon e Matteo Levaggi.

In novembre cominciano le Instruction series, coreografie e ambienti performativi creati a distanza via mail, in coproduzione con Xing/Raum. Nel 2011 debuttano i progetti: Il giro del mondo in 80 giorni (prod. ZTLpro e Torinodanza), Reform Club con gli Allievi della Scuola Paolo Grassi Milano (BiennaleDanza Venezia) e la serie Grand Tour.

MK è una delle cinque formazioni alle quali è dedicato il libro Corpo sottile. Uno sguardo sulla nuova coreografia europea (UbuLibri, Milano 03). Dal 2010 il gruppo riceve il contributo del MiBAC.

Lorenzo Bianchi, è compositore di musica elettroacustica; vive e lavora a Parigi dove collabora con l'IRCAM. Ha sviluppato progetti per Luca Ronconi, Richard Siegal, Luca Francesconi e dal 2005 crea le musiche per MK

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