Kali Malone - Trinity Form
20 Ottobre 2023
Basilica di San Pietro di Castello
Anno/Durata: 2023, 45', prima assoluta
Organo: Kali Malone
Violoncello: Lucy Railton
Chitarra acustica con E-Bow: Stephen O’Malley
Commissione: La Biennale di Venezia
Si ringraziano: Parrocchia di San Pietro Apostolo, Associazione Chorus
Non è comune sentire in Italia una performance di Kali Malone. Non è certo comune appropriarsi dei suoni continui e continuativi di questa musicista. Che è così lontana dagli stereotipi da sembrare un buon auspicio per il futuro. Ebbene la Malone ha creato per la Biennale Musica 2023 una performance di assoluta avvenenza. Nel senso che è avvenente sentire ciò che è possibile creare in un ambito talmente acustico come l’organo a canne e un violoncello e una chitarra, qualche cosa che possa essere talmente avanti da essere antico. Ecco in questa legenda della musica della Malone colpisce proprio questo suo forte legame con una serie di identità. Se non si volesse essere insensibili alla bellezza musicale della Malone allora riportiamo il tempo a Parigi quando un certo Erik Satie creava suoni, creava composizioni sonore. Da allora è naturale che il mondo abbia tirato un sospiro di sollievo per sapere che oltre all’estrema scrittura romantica, tardoromantica o barocca, si può fare musica con i suoni, con la sospensione di suoni. Nel caso della composizione di Kali Malone ciò che è bello si torva proprio in quel continuum di sintesi. L’uso di accordo con dissonanza, la sovrapposizione quindi armonica di poche note è solo il pretesto per rendere riconoscibile il tipo di sintesi sonora. In un luogo incredibile come la Chiesa di San Pietro Apostolo, l’effetto sinceramente si riverbera come se fosse un tempo già stato. La bellezzza del suono vibrante dell’organo che oscilla a differenza di quello del cello ha dato una sintesi molto profonda di come dai tempi di Satie quel miracolo che si chiama sinestesia sonora ancora si ripete. Sarà forse che Kali Malone ha in se quell’importante iso che le permette di ritrovare nella sua gentile proposta uno spazio oggi talmente raro da risultare quindi prezioso.