LA COMMEDIA DI ORLANDO
«Virgina Woolf è figlia diretta di Shakespeare, unica nel miscelare invenzione, gioco, umorismo e profondità, e con Orlando compie un viaggio fantastico in cui il protagonista, come Ulisse, non si pone limiti al desiderio disperimentare, di agire e di conoscere. Tutto è permesso, e Orlando tutto si concede, alla ricerca forse dell’impossibile, di una vita piena e appagata. La lettura della commedia è talmente stratificata che possiamo permetterci di godere semplicemente del divertimento, del gioco, del guizzo iridescente che accompagna la trama, senza per questo rinunciare ai tanti sensi, alle suggestioni che ci vengono suggeriti: il mito dell’immortalità, del ciclo stagionale della morte e della rinascita, del ricongiungimento nell’unità originaria dei due generi, maschile e femminile, partecipi di uno stesso enigma esistenziale. E la regia si incarna quasi nel personaggio di Virginia Grimsdith, consapevole della limitatezza del nostro possibile vivere, ma non arresa, affascinata da tutto ciò che possiamo scoprire e immaginare ancora, tanto da considerare questa messa in scena come una grande, irrinunciabile occasione, un appuntamento esistenziale e professionale che assomiglia, se non ad un traguardo, ad una prima vera prova d’artista al servizio della storia, della scena, dell’emozione pura».
Emanuela Giordano
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