4:48 PYSCHOSIS «4:48 Psychosis non è l’ultima lettera di un suicida. Non è follia se, come dice Alda Merini, “la follia è la mancanza di qualcuno d’importante”. 4:48 Psychosis è mancanza, ricerca, desiderio e rifiuto. È quello che succede alla mente di una persona quando crollano le barriere che dividono la realtà dall’immaginazione. È la tenacia di fronte all’irrinunciabilità della speranza sentimentale, il bisogno di far funzionale i rapporti, la fragilità dell’amore. Sarah Kane scriveva per amore. Drammaturga contemporanea ma che, come dice Edward Bond, usa immagini antiche che ritornano in tutte le stagioni dell’arte, e questo la rende un “classico”. 4:48 Psychosis è un testo scritto con devozione; chi è devoto è disponibile al sacrificio, e Sarah Kane ne è la prova. Per il rispetto che merita tutto questo abbiamo scelto di proporre il testo integrale, lavorando al servizio delle parole che in scena prendono corpo e voce attraverso la sensibilità, la bravura, l’eleganza, l’ironia di Elena Arvigo, attrice di vero e puro talento... Il linguaggio appassionato di Sarah Kane è un’arma, uno strumento che, insieme alla scelta di privare il dramma di un contesto e di una struttura nell’ambito della quale capire le cose, permette allo spettatore di comprenderle su un livello meno intellettuale e più emotivo». Valentina Calvani |
Teatro del Giglio Cartellone 2011-2012 : 4:48 Psychosis
La Redazione
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