SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE «Sul palco vuoto centinaia di corde cadono dall’alto delimitando uno spazio cubico e polimorfo: sono liane… alberi... sbarre... catene... colonne...lacrime, sono la corte di Teseo ed Ippolita, ma anche il bosco di Atene. Due voci si rincorrono come le due ombre che danzano il rito di nozze che dà l’abbrivio allo spettacolo. Irrompono Teseo, sua figlia Ermia che ama Lisandro, il promesso sposo Demetrio che la ama non riamato, il reietto Lisandro che non ha i favori del padre di Ermia e, in disparte, la disperata Elena, che ama Demetrio, non riamata. Un editto crudele condanna Ermia ai voleri del padre, la commedia viene ferita dalle leggi dell’uomo che piegano i voleri naturali dei quattro adolescenti, l’inconscio prende il sopravvento, l’irrazionale si ribella al suo opposto, lo spazio si trasforma: siamo in un ring metafisico e claustrofobico. Nel bosco della coscienza si dipanano le vicende d’amore che vedono i quattro adolescenti scoprire il desiderio, l’invidia, il rifiuto, la passione, la carne, la violenza, l’odio; ancora si fa fatica a credere che le loro urla disperate siano i suoni di una commedia. Shakespeare prepara progressivamente il proprio terreno dall’esatto rovescio, aderisce al titolo entrando dalla porta del sogno nel mondo degli umani … » Andrea Battistini |
Teatro del Giglio Cartellone 2011-2012 : Sogno di una notte di mezza estate
La Redazione
Questo articolo è stato scritto da uno dei collaboratori di Sipario.it. Se hai suggerimenti o commenti scrivi a comunicazione@sipario.it.