Roberto Sturno
ora recita altrove!
Roberto Sturno, attore fedele a Glauco Mauri, da oltre 40 anni, sempre in coppia con lui in un repertorio vastissimo, ci ha lasciato a 77 anni, età della saggezza, della ricca esperienza, del dare di più.
Compagnia privata, la Sturno-Mauri ha confermato ancora una volta che il teatro d’impresa privata si fonda, si regge sul rapporto di coppia. Guardate la storia del Teatro del ‘900 e vi renderete conto delle coppie teatrali: Ricci-Magni, Morelli-Stoppa, Fo-Rame, Moriconi-Enriquez, Tieri-Lojodice.
E infine, l’unica, diversa, a resistere alle intemperie del teatro Sturno-Mauri.
Il riconoscimento definitivo del suo ruolo è avvenuto nel 2005, quando la compagnia, chiamata originariamente Glauco Mauri per ragioni di immagine, muta la denominazione in Compagnia Mauri-Sturno, affrontando un vasto repertorio che comprende autori classici e contemporanei.
Nei suoi tanti anni di carriera, Sturno ha dato vita ad una vasta galleria di personaggi shakespeariani (Romeo in Romeo e Giulietta, Malcom in Macbeth, il Matto nel Re Lear, Puck in Sogno di una notte di mezza estate, Riccardo in Riccardo II, Calibano ne La tempesta), con i quali ha sempre avuto una particolare affinità (ponendosi come uno tra gli interpreti di riferimento all'interno del panorama italiano), mostrando al contempo una grande versatilità nell'affrontare personaggi e autori più diversi (Myskin ne L'idiota di Dostoevskij, Edipo in Edipo re - Edipo a Colono di Sofocle, Berenger ne Il rinoceronte di Eugène Ionesco e molti altri).
Al di fuori della compagnia interpreta Egmont di Goethe, Anatol di Arthur Schnitzler e, nel ruolo di Osvald, Spettri di Henrik Ibsen.
Nel 2002 la sua interpretazione di Mosca nello spettacolo Volpone di Ben Jonson riceve notevoli consensi. L'anno successivo interpreta Lelio nel Il bugiardo di Goldoni, mentre, dal 2005 al 2007, riscuote un grande successo come protagonista di Delitto e castigo. Seguono il doppio ruolo di Faust-Mefistofele nel Faust di Goethe (2007) e quello di Ponzio Pilato ne il Vangelo secondo Pilato di Eric Emmanuel Schmitt (2009). Nella stagione 2010-11 interpreta invece Milo Tindle ne L'inganno (adattamento di Glauco Mauri) del dramma “ Sleuth” di Anthony Shaffer.
Mauri, una raccomandazione: che il sipario non debba calare su di te, agisci pure in “solitario”, ma agisci in memoria di Sturno, e per quello che avete dato insieme.
Noi di Sipario ti seguiremo per tenere su di te il Sipario sempre alzato.