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MÜNCHNER KAMMERSPIELE - "MACBETH" regia Amir Reza Koohestani. -di Mario Mattia Giorgetti

"Macbeth", regia Amir Reza Koohestani "Macbeth", regia Amir Reza Koohestani

MACBETH
WITH Walter Hess, Kinan Hmeidan, Gro Swantje Kohlhof, Christian Löber,
Stefan Merki, Kamel Najma, Vincent Redetzki, Mahin Sadri
TRANSLATION Mehdi Moradpour
LIVE MUSIC Polly Lapkovskaja
VIDEO Phillip Hohenwarter, Benjamin Krieg
STAGE PRODUCTION Amir Reza Koohestani
STAGE DESIGN Mitra Nadjmabadi
LIGHTING Christian Schweig
MUSIC Polly Lapkovskaja
COSTUME Negar Nemati
DRAMATURGY Helena Eckert
Münchner Kammerspiele 7 ottobre 2019

Un "Macbeth" in versione alternativa
al Teatro Münchner Kammerspiele

Nella via principale di Monaco Maximilianstrasse, dove regnano dominanti le vetrine dei nostri stilisti di moda, una via simile a Monte Napoleone di Milano, si trova il Teatro Municipale "Munchner Kammerspiele", conosciuto come teatro "alternativo", molto amato dai giovani tedeschi, con scopo socio-politico, i cui spettacoli prevedono tutti i sottotitoli in inglese per promuovere la scelta internazionalista.
In programma "Macbeth", basato sulla tragedia di William Shakespeare, regia dell'iraniano Amir Reza Koohestani.
Siamo andati a curiosare.
Abbiamo chiesto l'accredito stampa, subito concesso, previo versamento di 4 euro per l'ingresso, con programma di sala, un libretto scarno in totale lingua tedesca, alla faccia dell'internazionalismo.

L'ingresso del Teatro, i cui biglietti vanno dai 20 ai 40 euro, ha un aria cupa, poca luce, dove giovani maschere, dislocate qua e là, con tanto di programma esposto tra le mani, attendono l'acquirente.
La platea, con la galleria, ha una capacità di 800 posti, munita di poltroncine foderate di grigio, basse quel tanto che si farà fatica ad alzarti tante volte, per fare accedere il pubblico nella fila dove si entra solo di lato; insomma manca il corridoio centrale.
Il sipario è aperto; e nello spazio a vista, nudo e crudo e tutto nero del palcoscenico, al centro è collocata una grande piattaforma circolare su cui è montata la scena fissa, costituita da una struttura tutta bianca, che nel corso della rappresentazione girerà per mostrarci tre luoghi deputati: un avanbagno con tanto di water, specchio, lavandino, attiguo ad un pisciatoio, e poi una zona franca che servirà ad ospitare un letto che scenderà dall'alto. Questi sono i tre luoghi deputati dove il regista, snocciola il suo adattamento della trama di "Macbeth", e su cui otto attori, cinque uomini, due attrici e una cantante, vi reciteranno. Sono Walter Hess, Kinan Hmeidan, Gro Swantje Kohlhof, Christian Löber, Stefan Merki, Kamel Najma, Vincent Redetzki, Mahin Sadri, Polina Lapkovskaja tutti ligi al dettato del visionario regista Amir Reza Koohestani. che si è valso a ripetizione anche di proiezioni a tutto campo di interni stilizzati di un antico e regale palazzo, invasione di sangue che scorre come un fiume in piena, riprese filmate di primi piani dei volti dei due protagonisti, ingigantiti e proiettati sul fondo, fumo che circola sulla pedana, in questo contesto agiscono questi otto attori di cui Macbeth è in mutande con indosso la vestaglia, e Lady Macbeth è in sottoveste bianca. Gli altri indossano abiti moderni su cui sono appiccati elementi che richiamano l'antica tragedia, la quale, come è noto, è fatta di continui uccisioni pur di conquistare il potere da parte dei due coniugi.
Le scene si alternano su una continua rotazione della piattaforma fino a quando non cala sul proscenio una parete nera a chiudere il boccascena, mentre dalla buca dell'orchestra, accompagnata da un canto, si solleva un lungo tavolo dove sono riuniti gli attori in abiti di tutti i giorni, con tanto di copione in mano devono seguire una prova di lettura interpretativa sotto la guida di Macbeth regista.
La durata dello spettacolo, tempo unico, è di un'ora e quaranta. Ai nostri occhi lo spettacolo è sembrato lento, noioso e macchinoso, con una recitazione che si alternava tra toni bassi quasi impercettibili, a grida spacca timpano.
Il pubblico giovanissimo, educato al teatro "alternativo", dove si presuppone che conosca già il contenuto dell'opera di W.S., ha apprezzato questo cocktail, mosaico di elementi, applaudendo sentitamente.
E questo è il "teatro alternativo" a Monaco di Baviera.

Mario Mattia Giorgetti

Ultima modifica il Martedì, 08 Ottobre 2019 11:20

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