Dal 6 al 10 novembre al Teatro Out Off, di Milano (via Mac Mahon, 16) il regista Mattia Sebastian porta in Italia lo spettacolo con il quale inaugurò il Rock Theatre in Giappone nel 2010: MATERIALI x MEDEA di HEINER MULLER, con Benedetta Laurà, Chiara Nanti, Alessio Mizzan, Arianna Tyer, alle percussioni Giuseppe Amato.
Un Museo dopo l'apocalisse, rimasugli di storia: soldato, puttana, angelo imbalsamato, birre, preservativi, profuga, fucile e altri elementi esposti a ricordo di una umanità che fu.
Un personaggio, che si dichiara Amleto, guida il pubblico illustrando il catalogo delle opere.
L'angelo, testimone degli orrori perpetrati negli scenari di guerra, svela ai visitatori, il cadavere di un militare (Giasone) che ci narra la sua storia di colonizzatore, la morte sua e dei suoi compagni. Il suo ricordo nella memoria del mito per arrivare allo stato della evoluzione contemporanea.
Da soldato a prigioniero, da colonizzatore ad hancorman, si trasforma. Si accoppia con una puttana, la trascina in un ironico 'recital' come quello delle dive hollywoodiane mandate al fronte per ravvivare le truppe (gli Argonauti).
Onoranze funebri ai morti di allora e omaggio ai futuri eserciti in partenza. La donna, poi, lo ammazza a bastonate. In un angolo una clandestina, una rifugiata politica, cucina per i suoi due bambini, nati da uno stupro.
Il nucleo tragico esplode, esce dai confini della incoscienza umana che ride, balla, scopa, beve, spara, e la storia di Medea si fa portavoce della violenza, del sopruso.
Tutti gli orrori della Storia sembra si facciano largo attraverso questo monologo con una fitta rete di immagini, memorie e citazioni. Una esposizione universale.
Il testo viene recitato in quattro lingue, tedesco, italiano, inglese, greco.
Mattia Sebastian, dopo Medea sono seguiti, sempre in Giappone: Turandot tratto da Brecht e Gozzi e la recente La cantatrice calva di Ionesco (spettacoli prodotti da Tadashi Suzuki), con l'inserimento di attori asiatici.
Lo spettacolo viene presentato da Artepensiero-Eventi Culturali Sebastian Theatre Company, in collaborazione con Teatro Out Off.
Volendo si acquistano biglietti direttamente dal sito www.teatrooutoff.it
Mito di Medea
Medea, dopo aver aiutato il marito Giasone e gli Argonauti a conquistare il vello d'oro, uccidendo il proprio fratello, si è trasferita a vivere a Corinto, insieme al consorte ed ai due figli. Dopo alcuni anni però Giasone decide di ripudiare Medea per sposare Glauce, figlia di Creonte, re di Corinto. Questo infatti gli darebbe diritto di successione al trono.
Vista l'indifferenza di Giasone di fronte alla sua disperazione, Medea medita una tremenda vendetta. Manda in dono un mantello alla giovane Glauce, la quale, non sapendo che il dono è pieno di veleno, lo indossa per poi morire fra dolori strazianti. Il padre Creonte, corso in aiuto, tocca anch'egli il mantello, e muore. Per assicurarsi poi che Giasone non abbia discendenza, uccide i figli avuti con lui.