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Freedom, liberté, libertad... Libertà
redatto da Mariangela Paladino
Classe IV C SIA, Istituto Tecnico Statale "Garibaldi" Marsala
Docente referente: Maria Rita Bellafiore

Libertà: una semplice e comune parola con un infinito e complesso significato.

Ogni uomo, fin dall'età più remota, ha aspirato ad ogni forma di libertà. Ne è prova di ciò l'etimologia della parola: in latino "libertas", a sua volta da "liber" termine con il quale venivano distinti gli uomini liberi dagli schiavi.
Per i popoli antichi la libertà era vista come un'utopia, qualcosa che non si sarebbe mai raggiunto. La storia ha smentito ogni considerazione negativa riguardo ad uno dei traguardi fondamentali nella vita di ogni uomo. Le lotte, le rivoluzioni, il sangue versato, le vite stroncate hanno trasformato un miraggio in realtà, piegando i potenti, detentori del potere, che negavano ogni forma di libertà.
Nell'età Barocca, l'uomo è stato represso dalle più imponenti istituzioni. La stessa Chiesa, nell'età della Controriforma, ha contributo alla censura delle opere, che potevano influire sullo smarrimento dell'animo umano, istituendo l'"Indice dei libri proibiti" e ha perseguitato coloro che avevano un pensiero contrastante l'ideologia cristiana. Importanti cambiamenti si ebbero nell'ambito scientifico, che vide Galileo Galilei protagonista del secolo. Uomo dalle grandi capacità, fu costretto, nel 1633, ad abiurare, perché la sua tesi era fondata sulla teoria copernicana, che contrastava la teoria tolemaico-aristotelica, approvata dalla Chiesa.
Con l'Illuminismo si ha l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità che l'aveva reso incapace di reagire alle ingiustizie. Di grande importanza fu tale movimento che mosse le più grandi rivoluzioni per l'indipendenza dei secoli a venire.
Secolo significativo per l'Italia e per la nascita della Costituzione italiana fu il '900 che vede l'ascesa del Fascismo in Italia. Come in ogni regime dittatoriale, il Fascismo si impose con Mussolini come unica possibile forma di governo. Furono tante le vittime di quell'epoca. Primo fra tutti Giacomo Matteotti, che si oppose in Parlamento ancor prima che venisse istaurato il regime. Egli pagò con la vita l'intervento fatto pochi giorni prima.
I secoli che hanno segnato la nostra storia sono stati tragici e cruenti ma, allo stesso tempo, di fondamentale importanza per la creazione della nostra carta costituzionale che i nostri padri costituenti scrissero affinché la storia non si ripetesse. Prendendo in considerazione quest'ultima, scrissero uno dei pilastri fondamentali dell'ordinamento democratico: l'articolo 21.
Nell'epoca odierna sono tante le lotte per raggiungere la piena libertà d'espressione.
I giornalisti, possessori di un grande potere quale quello di informare l'intero mondo sulla realtà, sui problemi inerenti la società e chi la governa, sempre più spesso sono controllati e ostacolati dalla stessa redazione o dal partito che si cela dietro al giornale.
Giancarlo Siani non ha avuto paura degli ostacoli ai quali è andato incontro, facendo bene il suo lavoro. Vittima della Camorra, non ha avuto timore di trattare della malavita organizzata insediata nella sua città. Una vittima quasi dimenticata. Il coraggio e la tenacia accomunano altri uomini come Roberto Saviano, costretto a essere sorvegliano ventiquattro ore su ventiquattro da una scorta per essere stato, come tanti altri, la "bocca" che non tace dinanzi alle ingiustizie.
Grandi donne non si sono arrese. Ricordiamo Malala, premio Nobel per la pace nel precedente anno, che ha lottato per un diritto quale quello dell'istruzione e per una libertà basilare, quale quella del libero pensiero.
È infinita la lista dei nomi di coloro che non hanno rinunciato ad uno dei valori più importati della vita di ogni uomo: la libertà di vivere, d'espressione, la libertà di ritenersi libero.
Sia nel passato che nel presente, gli articoli sul diritto alla libertà, in molti casi, sono rimasti un concetto astratto, spesso non applicato e non rispettato.
La storia, che si cela dietro al nostro articolo 21, è drammatica, segnata dal sangue di coloro che nella loro vita avrebbero rinunciato a tutto, alla stessa vita, ma non alla libertà di guardare il cielo e sentirsi liberi di esprimere tutto ciò che si prova, perché la libertà è nello spirito di ogni uomo.

Ultima modifica il Giovedì, 21 Gennaio 2016 08:41
La Redazione

Questo articolo è stato scritto da uno dei collaboratori di Sipario.it. Se hai suggerimenti o commenti scrivi a comunicazione@sipario.it.

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