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OVER THE RAINBOW - regia Carlo Roncaglia

"Over the rainbow", regia Carlo Roncaglia "Over the rainbow", regia Carlo Roncaglia

tratto da “Una questione privata” di Beppe Fenoglio
drammaturgia Emiliano Poddi
regia Carlo Roncaglia
con Enrico Dusio, Gianluca Gambino, Giovanna Rossi, Carlo Roncaglia
e con Enrico De Lotto (contrabbasso), Andrea Cauduro (corde)
musiche Accademia dei Folli
costumi ed elementi scenici Cecilia Chiaro
luci e fonica Andrea Cauduro Accademia dei Folli
Teatro Gobetti, Torino 28 giugno 2022

www.Sipario.it, 28 giugno 2022

Lo spettacolo si inserisce nella rassegna Summer Plays del Teatro Stabile di Torino, nata dall’esigenza fortemente sentita da operatori del settore e pubblico di recuperare il teatro perduto negli ultimi anni a causa dell’emergenza sanitaria, offrendo l’occasione alle compagnie di artiste e artisti più o meno affermate della scena indipendente torinese di presentare i loro progetti al Teatro Gobetti. Se il titolo della rassegna alludesse a spettacoli estivi di intrattenimento, di facile fruizione, persino divertenti, destinati a un pubblico che ricerca l’evasione più che la riflessione, l’operazione dell’Accademia dei Folli risulterebbe riuscita. Al contrario, chi si aspettasse di ritrovarvi la profondità e la complessità di Fenoglio, “la Resistenza proprio com’era, di dentro e di fuori, vera come mai era stata scritta” (secondo il celebre giudizio di Calvino), ne rimarrebbe probabilmente deluso. “Over the rainbow” è uno spettacolo di teatro-canzone che l’Accademia dei Folli, in occasione del centenario della nascita di Beppe Fenoglio, ha tratto da “Una questione privata”, romanzo del noto autore albese e pubblicato nel 1963, due mesi dopo la sua morte. La drammaturgia, firmata da Emiliano Poddi, risulta nel suo complesso fragile e, a tratti, purtroppo approssimativa, in contrasto con altri progetti che negli anni l’Accademia dei Folli ha realizzato, nei quali ha dimostrato sempre un’attenta sensibilità e predilezione per i temi di riflessione storica e civile. L’espediente drammaturgico scelto da Poddi - a onore del vero, interessante – è di restituirci la vicenda attraverso la lettura e lo sguardo del personaggio Calvino, a cui l’interpretazione di Enrico Dusio attribuisce tuttavia un carattere in alcuni momenti eccessivamente giocoso, ai limiti del farsesco. Il testo poi si concentra in particolare sul primo capitolo del romanzo, indubbiamente forte e spiazzante, scorrendo invece troppo rapidamente sugli episodi successivi. Lecita e comprensibile la scelta di operare una selezione, trattandosi di un romanzo complesso e di difficile restituzione, ma manca proprio la Resistenza, quella che per Fenoglio pur non essendo il fine è il mezzo della rappresentazione e in cui la vicenda d’amore tormentato (che qui sembra occupare l’intero spazio) è sì motore dell’azione, ma soprattutto presupposto per riflettere sulla condizione umana, sull’uomo alle prese con se stesso. Manca poi del tutto il finale non finale, forse uno degli aspetti più enigmatici e interessanti del romanzo: cercare a tutti i costi una risposta e inseguirla non è forse un modo per fuggire dalla verità? I protagonisti sono due giovani ragazzi: Milton, di 22 anni, e Fulvia, che ne ha 16. La scelta registica di affidarne l’interpretazione a due attori adulti, in età matura, è azzardata e risulta alla fine poco credibile. Difficile, quasi impossibile restituire la freschezza, l’impaccio, il trambusto emotivo propri dell’adolescenza e della giovinezza. Un plauso grande, molto grande va infine ai musicisti: Carlo Roncaglia (voce, percussioni e armonica), che firma anche la regia dello spettacolo; Enrico Delotto (contrabbasso) e Andrea Caduro (corde). Raffinati e molto apprezzati dal pubblico gli arrangiamenti dei brani proposti, tra cui “Oltre il ponte” dello stesso Calvino, “Bella Ciao”, “Fischia il vento” e ovviamente “Over the Rainbow”, il primo disco che Milton regalò a Fulvia e che tradusse per lei e sulle cui note ballarono insieme infinite volte. La voce di Roncaglia, piena, calda, è quella di un abile cant-attore che sa restituire alle parole tutta la loro potenza espressiva.

Francesca Maria Rizzotti

Ultima modifica il Giovedì, 30 Giugno 2022 09:29

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