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ALICE - regia Matteo Tarasco

"Alice" - regia Matteo Tarasco "Alice" - regia Matteo Tarasco

da Lewis Carroll
regia e scenografia Matteo Tarasco
con Romina Mondello, Salvatore Rancatore, Odette Piscitelli, Federica Rosellini
costumi Chiara Aversano
musiche originali Riccardo Benassi e Nicola Sacchelliù
produzione Associazione Culturale Arte e Spettacolo Domovoj
in collaborazione con Festival Teatrale di Borgio Verezzi
Milano, Teatro Menotti Dall'11 al 23 marzo 2014

www.Sipario.it, 14 marzo 2014

Nella versione di Matteo Tarasco, Alice – interpretata da Romina Mondello - è una ragazzina rinchiusa in un manicomio di Wonderland, la cui solitudine malata possiamo spiare attraverso il soffitto rotto della stanza in cui si trova. La prospettiva distorta crea un'alterazione della dimensione spaziale, dissolvendo anch'essa nell'atmosfera surreale di cui vive la storia. Notevoli la scenografia (Matteo Tarasco) e i costumi (Chiara Aversano), dominati da tinte grigie color pastello che, rotte unicamente da qualche macchia di rosso, contribuiscono a creare un immaginario dark ai confini con l'horror. Rinchiusa in una stanza dai muri imbottiti, dal letto di ferro e dai sanitari incrostati, Alice è alla mercé di figure spaventose - nate da un'intelligente rivisitazione di quelle di Carroll - che entrano ed escono da ogni dove, creando una sensazione di tensione costante, grazie anche alle musiche originali di Riccardo Benassi e Nicola Sacchelli. Gli attori – Salvatore Rancatore, Odette Piscitelli e Federica Rosellini - si trasformano in acrobati: si arrampicano, si appendono, si attorcigliano con abilità attorno agli oggetti, trasmettendo un senso di instabilità e disagio. Lo spettatore resta sospeso tra la percezione che tutto avvenga nella mente disturbata di Alice e la sensazione che i giochi della fantasia cui assiste siano anch'essi reali, abitanti di un mondo parallelo guidato da leggi senza senso. Del resto la rappresentazione pare aprire un varco nell'inconscio - materiale di sogni, incubi e follia - lasciando che si attinga a ciò che la coscienza non può sfiorare e che nondimeno esiste in ciascuno di noi. Alice deve trovare o ritrovare se stessa, affrontando i propri mostri e accettandosi per quella che è. Uno spettacolo che vive di immagini in grado di immergere gli spettatori in un mondo fantastico, inquietante e al tempo stesso dotato di un'irresistibile forza attrattiva.

Serena Lietti

Ultima modifica il Domenica, 06 Aprile 2014 18:34

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