Accademia Musicale Chigiana
Micat in vertice 2021-2
Laura Polverelli mezzosoprano
Alessandro Stella pianoforte
Con la partecipazione di
Giulia Serio flauto
Katya Bannik violoncello
Gustav Mahler Fünf Rückert-Lieder
Claude Debussy da Préludes Libro secondo 5 Bruyère
Maurice Ravel Chansons Madécasses (versione per soprano, flauto, violoncello e pianoforte)
Claude Debussy da Préludes Libro secondo 10 La Cathédrale engloutie
Hector Berlioz Les nuits d’été op. 7
Siena Teatro dei Rozzi 14 gennaio 2022
Come ha dichiarato nell’intervista di rai 3 poco prima di andare in scena, Laura Polverelli è persona troppo curiosa rispetto alle varie creatività, per limitarsi ad un unico repertorio, vale a dire quello dell’opera più famosa e tradizionale, che già l’ha vista nei più importanti teatri interprete apprezzata. Ha avuto anche grande gioia dalla musica barocca, con la quale tornerà in scena fra non molto a Verona. Ma questo concerto che l’ha vista nella sua città, Siena, consacrandola nel ruolo di primadonna assoluta, l’ha eletta interprete raffinata di un repertorio davvero poco frequentato in Italia, quello del Lied e della Chanson, l’esaltazione della parola poetica attraverso la musica.
Il concerto ha esordito proprio con la scelta meno scontata, i Fünf Rückert-Lieder di Mahler, espressione la più intima del compositore che sceglie di musicare, in vari momenti della sua vita, alcune liriche di Friedrich Rückert che vanno da temi ispirati alla natura, alla più profonda spiritualità religiosa, al tema amoroso: l’ultima, dedicata alla moglie Alma, Liebst du um Schönheit (ami per la bellezza) è stato definito dal maestro Sani, compositore nonché direttore artistico dell’istituzione senese, che ha voluto personalmente presentare il concerto prima dell’andata in scena, “la più bella lirica amorosa”, sottolineando le scelte stilistiche dei quattro compositori scelti per questo recital, scelte eccentriche anche all’interno della loro produzione. E’ il caso anche del Ravel delle Chansons Madécasses, composte da Evariste de Parny, nato nella Réunion, che trattano tra l’altro del disagio creato dal colonialismo con scelte musicali più “selvagge” di quelle per cui l’autore è famoso. Anche qui, Sani fa notare che la prima esecuzione ebbe luogo nel 1926: al piano Alfredo Casella, primo direttore artistico della Chigiana. Questa esecuzione senese, nella versione per soprano, flauto, violoncello e pianoforte, ha visto con Alessandro Stella al piano le giovani Katya Bannik, violoncellista, e Giulia Serio, flautista, allieva dei corsi di perfezionamento in musica barocca che la Chigiana ha inaugurato nell’ultima estate con i maestri di Salisburgo. Eccentriche nella produzione di Héctor Berlioz anche le sei romantiche mélodies, Les nuits d’été, su testi di Théophile Gauthier, che toccano i temi pregnanti di quella temperie creativa. Questa perfetta creazione del concerto, che esalta come detto la parola mediante la musica, ha completato il racconto di tutto un mondo creativo attraverso due cesure esclusivamente musicali, due brani di Claude Debussy, Bruyères e La Cathédrale engloutie, eseguiti dall’altro grande protagonista del concerto, Alessandro Stella, già allievo a Siena di Pollini e, non per caso, ospite abituale del Progetto Marta Argerich, che ha creato con Laura Polverelli un connubio di intesa interpretativa assoluto. Il pubblico ha tuttavia esternato il proprio entusiasmo quando, coll’ultimo bis, si è ritrovato nel brano di Carmen, personaggio portato con profonda e totale partecipazione dalla mezzosoprano senese sulle scene. Augurandoci che questo prezioso concerto abbia delle repliche anche altrove, proponiamo quando verranno tempi migliori che, così come si fa d’abitudine per le opere straniere in lingua originale, i sopratitoli possano dare piena consapevolezza agli ascoltatori di ogni sfumatura.
Aspettiamo ora in Chigiana il concerto che vedrà a primavera la partecipazione di Polverelli con Luca Salsi, il simpaticissimo divo del momento, che è stato chiamato a celebrare l’indimenticato ed indimenticabile Ettore Bastianini nel centenario della nascita.
Annamaria Pellegrini