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LUXURIA - coreografia David Gutiérrez Molina

"Luxuria", coreografia David Gutiérrez Molina "Luxuria", coreografia David Gutiérrez Molina

Coreografie di David Gutiérrez Molina
Musiche di Paula Reyes e David Gutiérrez Molina

Barcelona Flamenco Ballet
David Gutiérrez Molina e Paula Sànchez Reyes ballerini principali
Andrea Amaya Berge, Marìa Bardolet Garcìa, Claudia Martinel Farre, Estefania Maiz Rubio, Alicia Reyes Gambin ballerini

Joel Luque Muñoz canto
Jordi Centeno Alfaro chitarra
Alejandro Martìnez Lòpez pianoforte
Alberto Garrido Lòpez percussioni
Rafael Palomares Soriano flauto e sassofono

Daniel Pecellìn Vilar tecnico delle luci
Marcos Prieto Cervera tecnico del suono
Flamenco Agency, Jaime Trancoso Gonzàlez, Ph.D. management

Prima rappresentazione italiana con il sostegno di Acciòn Cultural Española (AC/E)

FESTIVAL DELLE NAZIONI
55esima EDIZIONE
OMAGGIO ALLA SPAGNA
CITTA’ di CASTELLO 8 luglio 2022

www.Sipario.it, 11 luglio 2022

Per l’anteprima del suo FESTIVAL delle NAZIONI dedicato alla Spagna, Città di Castello si è aggiudicata il debutto italiano del Barcellona Flamenco Ballet con la sua ultima produzione, Luxurìa. E a quanti si domanderanno come mai una compagnia di Flamenco sia residente in Barcellona, sveleremo che David Gutiérrez Molina, direttore coreografo e ballerino, nonché in questo caso autore delle musiche con la prima ballerina Paula Reyes, è di origini andaluse e si è esibito per la prima volta a quattro anni nella Casa de Andalucìa di Palau-Solità i Plegamans, per formarsi poi a Màlaga. Un vero vulcano, un virtuoso della danza tradizionale spagnola (dal 2018 fa parte del Consiglio internazionale della danza all’Unesco) che porta avanti una ricerca musicale nuova, tra classica jazz e tradizione.
Sotto la luna e le stelle di Piazza delle Tabacchine il flusso sonoro è stato affascinante, fluente, ininterrotto, e per il pubblico che occupava ogni ordine di posti non è stato facile piazzare gli applausi a scena aperta come avrebbe voluto per timore di sovrastare la musica stessa, eseguita al pianoforte con verve straordinaria da jazzista da Alejandro Martinez Lopez e coll’inconfondibile tocco della chitarra spagnola da Jordi Centeno Alfaro. Ma forse, a parte il virtuosismo dei danzatori e particolarmente del protagonista, ciò che ha maggiormente emozionato è stato l’impatto emotivo creato dall’emissione vocale di Joel Luque Muñoz, al quale spetta il ruolo di narratore dei sentimenti. Siamo abituati infatti a pensare il flamenco come narrazione attraverso il corpo maschile e femminile, ma ci sono realtà particolarmente nel nord della spagna, in cui flamenco è voce maschile, potente e drammatica.
Se in questo caso la prima parte vede protagonista il virtuosismo maschile, espresso mediante il famoso battito parossistico dei tacchi e le pose plastiche, mentre le figure femminili fanno da contorno con il movimento delle braccia, il finale vede dominare la prima ballerina e tutto il gruppo di danzatrici con costumi di grande impatto estetico che molto ricordano le figurine cretesi che l’archeologia ci ha conservato, emblema della prima civiltà mediterranea.
E a proposito di Mediterraneo, sarà interessante tra gli appuntamenti che avranno luogo tra fine agosto e settembre la prima italiana di Memorias, del violinista Jamal Ouassini dove ci saranno all’opera la Tangeri Café Orchestra con musiche che vanno dal repertorio sefardita alla musica araba andalusa e ancora al flamenco, raffinatissima poi la scelta dell’Ensemble Elyma dal titolo La Opera Hiesuìtica en las misiones che consentirà la conoscenza del lavoro dei gesuiti nell’educazione attraverso la musica in Guaranì Venezuela Perù e Colombia, con l’ascolto di musiche di Zipoli e altri anonimi missionari. E a questo punto ci preme segnalare che il direttore artistico è Aldo Sisillo.
Non mancherà naturalmente Federico Garcìa Lorca, già preannunciato il 3 luglio dalla proiezione dell’ultimo film di Nino Manfredi, La fine di un mistero, che fu premiato al Festival di Mosca nel 2003, ma ancora l’amato poeta sarà protagonista di un’opera di teatro musicale, Il mio bacio era un melograno, prodotto dai Laboratori permanenti di Sansepolcro, e ancora la sua musica sarà eseguita dall’Orquesta de Càmara Andrés Segovia (Suite para guitarra y cuerdas). Non poteva mancare Carmen, ma anche qui in una nuova creazione, un balletto di Mauro Bigonzetti musicato da Octavio de La Roza. Le collaborazioni tra gli artisti italiani e quelli della nazione ospite sono infatti caratteristica di questo storico Festival. Questo Festival in particolare ha avuto tra gli altri il patrocinio dell’Istituto Cervantes di Roma. Info www.festivalnazioni.com

Annamaria Pellegrini

Ultima modifica il Giovedì, 14 Luglio 2022 08:49

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