GOMORRA Lo spettacolo è tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano. Tutto prende il via dal discorso che il giovane giornalista napoletano tenne, nel settembre del 2006, a Casal di Principe, cittadina nota per le pesanti infiltrazioni camorristiche. “Gomorra a teatro è come una sventagliata di Kalashnikov – afferma Mario Gelardi – rapida, violenta, che si staglia su un vetro blindato facendo fori più grandi e fori più piccoli. Ma è anche il racconto di una città, di un Paese, che ci appare sempre in bilico, come il cantiere quasi abbandonato in cui lo spettacolo è ambientato”. Lo spettacolo, come il libro, racconta due livelli del crimine: quello più istintivo, animalesco, violento, costituito dal braccio armato della camorra e quello imprenditoriale che non si sporca mai le mani direttamente e che ha interessi in tutto il mondo. Un personaggio incarna Roberto Saviano che, come un Virgilio dantesco, ci conduce tra le varie storie, scava nelle dinamiche e si pone come coscienza civile di un paese. |