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Una società civile non discrimina il diverso
redatto da Alessia De Vita
Istituto Giovanni XXIII -Cosentino, Classe IV^ BS
Docente referente: Maria Filippa Angileri

Il termine "omosessuale" di etimologia greca, è composto da due parole: "Omo" il cui significato vuol dire stesso, uguale e dal vocabolo "sessuale", cioè che provano attrazione per persone dello stesso sesso. 


L'omosessuale subisce tuttora l'oppressione, la persecuzione, l'aggressività che ogni società riserva al diverso, a chi è in minoranza, a chi non rientra nelle caratteristiche della normalità.

Ciò che manca a chi prova ostilità verso gli omossessuali è proprio la solidarietà, la capacità di uscire dal proprio mondo e di calarsi nei panni dell'altro, capire le differenze, ma anche le somiglianze, capire che l'altro è un nostro simile.
Inoltre, al di là delle considerazioni psicologiche ciascuno di noi non può ignorare il grande contributo che gli omosessuali (dichiarati o presunti) hanno fornito allo sviluppo della nostra civiltà. Esempi di grande importanza sono da Leonardo da Vinci a Andy Warhol.
 Ciò nonostante, gli omosessuali, devono ancora nascondere la propria condizione e affrontare numerose difficoltà.
 Delusi dalle loro famiglie che non li accettano, discriminati sul lavoro e persino dalle leggi di molti stati.
Sarebbe bello vivere in una società civile e moderna in cui ognuno può esprimere, anche sessualmente, le proprie inclinazioni, ovviamente senza mai perdere di vista la considerazione di una sessualità intesa come fatto privato e non da pubblicizzare. Gay e lesbiche nella realtà occidentale degli ultimi anni hanno fatto enormi passi in avanti, affermando con dignità ed orgoglio la propria normalità. Uscendo a testa alta da forme di pregiudizio nei loro confronti addirittura persecutorie, hanno raggiunto una così matura coscienza del proprio essere da vivere normalmente la propria condizione di non diversità.
La strada da percorrere, soprattutto in alcuni Paesi asiatici, ma anche in Italia, resta ancora tanta, ad esempio riguardo alla depenalizzazione del reato di omosessualità o al riconoscimento sociale ufficiale delle unioni di fatto, già possibili in alcuni Stati.
E' di estrema attualità in Italia, il tema delle unioni civili che riguardano anche gli omosessuali .Il dibattito è molto acceso e divide l'opinione pubblica. Si avvicina il giorno in cui sarà legalmente riconosciuta come giusta e normale l'unione tra un uomo ed un uomo, tra una donna ed una donna. 
Questo è quanto riguarda il matrimonio, un altro quesito è "I bambini allevati da due individui dello stesso sesso hanno le stesse opportunità dei bambini allevati in famiglie con un padre e una madre?". Fino a poco tempo fa la risposta a questa domanda era "no".
 Tuttavia politici, sociologi, media e anche associazioni mediche oggi asseriscono che è giunto il momento di abolire il divieto per le coppie omosessuali di adottare bambini. Si sono, quindi, svolte accurate ricerche su questo tema.
 Alcuni studi sostengono che vivere con due genitori dello stesso sesso non porrebbe alcun problema allo sviluppo dei bambini.
 Altri dichiarano che i figli cresciuti da coppie omogenitoriali hanno più probabilità di manifestare problemi comportamentali, di avere livelli maggiori di depressione e una maggiore instabilità affettiva, oltre che una maggiore propensione verso relazioni di tipo omosessuale, o, addirittura un vero e proprio un rifiuto verso una qualsiasi relazione affettiva.
 Forse è semplicemente la società che non è ancora pronta a convivere con una realtà del genere. È da ormai troppo tempo che gli omosessuali sono costretti a vivere nell'ombra, è ora di cambiare pagina e di guardare con occhi nuovi il futuro.
L'omosessualità non è altro che uno dei tanti modi di amare.

Ultima modifica il Lunedì, 08 Febbraio 2016 12:27
La Redazione

Questo articolo è stato scritto da uno dei collaboratori di Sipario.it. Se hai suggerimenti o commenti scrivi a comunicazione@sipario.it.

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