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In nome di Allah
redatto da Marco Valenti Luca Zerilli Gaspare Parisi
Classe III C SIA
Istituto Tecnico Statale "Garibaldi" Marsala
Docente referente: Maria Rita Bellafiore

L'ISIS (Islamic State of Iraq and Syria) è un'organizzazione terroristica islamica, che afferma di aver dato vita ad uno stato, che definisce "califfato".

Il suo attuale capo è Abu Bakr al-Baghdadi. Controlla, tra Iraq e Siria, un territorio così esteso, da paragonarsi al Belgio, e lo amministra in autonomia. L'ISIS ha imposto una raccolta di soldi, che può essere paragonata al pagamento delle tasse; ha cominciato a vendere l'elettricità al governo siriano, a cui aveva, precedentemente, conquistato le centrali elettriche e ha istituito un sistema per esportare il petrolio siriano conquistato durante le offensive militari. I soldi raccolti li usa per gli stipendi dei suoi miliziani, che sono meglio pagati dei ribelli siriani o dei militari professionisti, sia iracheni che siriani; quindi, questo spinge  molti uomini ad arruolarsi, visto che in questi paesi regna la povertà.
L'ISIS organizza i suoi attentati anche attraverso internet, soprattutto con i social network come Facebook, Twitter, ma anche con la piattaforma PS4.
Inoltre, li utilizza anche per pubblicare delle foto o dei messaggi, che incitano alla violenza o anche per minacciare nazioni intere.
Ad esempio su Twitter, dopo gli attentati di Parigi, Rita Katz,direttrice di SITE Institute, una società statunitense che si occupa di monitorare le attività dei jihadisti online, ha scovato i tweet scritti dagli estremisti islamici e li ha pubblicati sul suo profilo.
L'attentato, che più ha terrorizzato l'Europa, è quello avvenuto venerdì 13 novembre 2015 in Francia. Gli attacchi armati si sono concentrati nel I, X e XI arrondissement di Parigi e allo Stade de France, a Saint-Denis. Negli attacchi sono rimaste uccise 130 persone e ferite tra 352 e 368 .
Gli attentati sono stati compiuti da almeno otto persone fra uomini e donne, responsabili di tre esplosioni nei pressi dello stadio e di sei sparatorie in diversi luoghi pubblici della capitale francese, fra le quali la più sanguinosa è avvenuta presso il teatro Bataclan, dove sono rimaste uccise ottantanove persone. Dopo questo attentato François Hollande ha annunciato lo stato di emergenza e il massimo controllo alle frontiere, oltre alla mobilitazione di 1500 militari. La Francia non è nuova a questi episodi: come possiamo ricordare,  a gennaio 2015 è stata attaccata la redazione del giornale satirico Charlie Hebdo, a Parigi, con un bilancio tragico di 12 morti e numerosi feriti. Ciò che non si riesce a tollerare è che queste persone (se così si possono definire) dicono di uccidere in nome di Allah, quel Dio che dovrebbe essere inteso come ispiratore di pace.

Ultima modifica il Lunedì, 25 Gennaio 2016 23:08
La Redazione

Questo articolo è stato scritto da uno dei collaboratori di Sipario.it. Se hai suggerimenti o commenti scrivi a comunicazione@sipario.it.

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