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La "lotta" per la pace
redatto da Daniel Pipitone e Antonino Lo Presti
Classe III C SIA
Istituto Tecnico Economico e Turismo "G. GARIBALDI" MARSALA
Docente referente del Progetto: Maria Rita Bellafiore

Fin dall'antichità, la ricerca della pace è stata sempre un obiettivo comune per popoli di ogni parte del mondo, ma, realmente, la vera pace non è mai stata raggiunta.

E' stato sempre più recepito il concetto di "guerra" e ogni giorno, ancora oggi, muoiono moltissime persone a causa delle continue lotte. Tale realtà, per contrasto, induce ad affrontare l'argomento della pace, cioè della convivenza armoniosa tra i popoli senza che ci siano conflitti di nessun genere. Alcuni ritengono che la pace sia strettamente legata alla guerra e che, senza di essa, non possa essere apprezzata. Questo ricorda, in particolare, la filosofia cinese, nella quale lo yin, che è il male, viene posto allo stesso livello dello yang, il bene e le due categorie vengono rappresentate opposte, ma indispensabili l'uno per l'altra. Secondo tale teoria, si afferma che "nessuna cosa può essere completamente yin o completamente yang" ma ognuna contiene qualcosa dell'altro. Così, molti pensano che l'unica soluzione, per trovare la pace, sia fare la guerra, ma in realtà, le armi non sono altro che segno della codardia di chi non ha la forza d'animo di affrontare la realtà senza i conflitti. Pochi, però, sono quelli che veramente hanno lottato contro la violenza: ricordiamo Ghandi o Martin Luther King che, a costo della propria vita, hanno lasciato tracce molto importanti nella storia dell'umanità. Molti altri, come loro, hanno riflettuto sulla pace: per esempio, alcuni cantautori come Bob Dylan, che in una sua canzone, "Masters of War", parla di coloro che vogliono e fanno la guerra, ma nascondendosi dietro altri uomini e provocando dolore e morte. La pace può essere paragonata ad un puzzle. Basta che manchi un singolo pezzo, per non raggiungerla mai. E' per questo che è necessario il coinvolgimento di tutti e che si cerchi di cambiare il comportamento di ogni individuo, utilizzando il buon senso e la ragione. Bisogna essere responsabili delle proprie scelte, costituendo, così, una piccola tessera di quel puzzle ancora non completo. La pace "va percorsa", come dice Don Ciotti, e "ha bisogno del contributo di tutti" e, nonostante nella realtà odierna la pace sia un'utopia, non bisogna mai arrendersi per costruirla.

Ultima modifica il Giovedì, 29 Dicembre 2016 08:40
La Redazione

Questo articolo è stato scritto da uno dei collaboratori di Sipario.it. Se hai suggerimenti o commenti scrivi a comunicazione@sipario.it.

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