Sommario Editoriale Nel Mondo BERLINO. DIALOGO FRA CULTURE di Franco Sepe BRUXELLES. UN PARSIFAL DI PURO TEATRO di Attilio Moro LONDRA. L'AFRICA IN MUSICAL di Beatrice Tavecchio BERLINO. L'IRAN CONQUISTA L'ORSO di Franco Sepe Danza MILANO. LA SCALA SCOMMETTE SUL BALLO di Ermanno Romanelli NELLA VITA E NELLA DANZA di Nicola Arrigoni LA DANZA ITALIANA IN CERCA DI FUTURO Agenda a cura di Ilaria Angelone Rubriche Scuola Cinelibri Libri Dischi Testi SACRIFICARSI di Vittorio Tivoli Hanno collaborato:
IL POMO DELLA DISCORDIA. PROFITTO O SERVIZIO PUBBLICO? di Mario Mattia Giorgetti
MOSCA. GLI AUTORI ITALIANI INCONTRANO LA RUSSIA di Francesca Di Tonno
PINA BAUSCH: LA DANZA, AMORE PER LA VITA di Nicola Arrigoni
LA CASA DEI GIARDINI INTERNI di Tonino Guerra
Ilaria Angelone, Nicola Arrigoni, Max Capitanio, Alberto Corrado, Francesca Di Tonno, Claudio Facchinelli, Mario Mattia Giorgetti, Tonino Guerra, Attilio Moro, Alberto Pesce, Ermanno Romanelli, Mario Ruotolo, Franco Sepe, Beatrice Tavecchio, Vittorio Tivoli.
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In copertina: Tonino Guerra. Poeta e sceneggiatore di fama internazionale, nasce a Santarcangelo di Romagna il 16 marzo 1920. Trasferitosi a Roma nei primi anni '50, intraprende la carriera di sceneggiatore, lavorando con i maggiori registi italiani del tempo, come Elio Petri, Vittorio De Sica, Damiano Damiani, Paolo e Vittorio Taviani, Francesco Rosi, Marco Bellocchio: straordinario il suo sodalizio con Federico Fellini, di cui diviene collaboratore strettissimo per film come "Amarcord" (1973), premio oscar, e "E la nave va" (1983), "Ginger e Fred" (1985). Nel 1984 ritorna in Emilia Romagna, stabilendosi a Pennabilli, nel Montefeltro. Artista a tutto tondo, Guerra compone versi in lingua romagnola (la prima raccolta di poesie è del 1946, durante il periodo della prigionia di guerra a Troisdorf, pubblicata col titolo "I scarabocc" con la prefazione di Carlo Bo), ma anche scultore e pittore, autore di installazioni permanenti come i "Luoghi dell'anima" (a Pennabilli), autore teatrale (Premio Pirandello con "A Pechino fa la neve", 1994). Con il poema "Il miele" (1981) inaugura una nuova stagione dei poemi in lingua romagnola pubblicati da Maggioli. A Pennabilli fonda una Fondazione che porta il suo nome e che raccoglie le sue opere, organizzando eventi culturali.

La Redazione
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