Dal piccolo palco a contatto con la platea, Jurij Ferrini inizia narrando la vicenda con semplicità, quasi un "a tu" confidenziale con il pubblico e questo tono informale continua nello spettacolo. In scena è la famiglia Wingfield: la madre Amanda con i figli Laura e Tom, e l'azione si svolge come in una qualsiasi casa. A rendere il carattere di immediatezza delle circostanze c'è l'interpretazione degli attori impegnati in un dialogo scorrevole e di sapore quotidiano. Ma dietro questo scambio di apparente normalità, si nascondono i problemi, le angosce, i desideri che ognuno porta dentro di sé e che emergono dalle parole dette e non dette, certamente con bravura, da tutti gli interpreti. Jurij Ferrini è Tom e riesce ad esprimere abilmente i contrastati sentimenti di affetto che lo legano alla sorella e invece il bisogno di libertà che lo porterà lontano. Aurora Peres rende il sognante e timido carattere di Laura con grande delicatezza, manifestando il suo malessere con un efficace tremolio delle mani. Alessandra Frabetti comunica con forza la sua volontà di possesso sulla famiglia. Lo spettacolo mette in luce, una volta di più, il significato profondo di questo bellissimo testo.

Etta Cascini