di Sam Shepard
regia: Sergio Maifredi
con Corrado d'Eliae, Jurij Ferrini
Milano, Teatro Libero, dal 19 maggio al 14 giugno 2008
Il «Vero West» della commedia che Sam Shepard scrisse nel 1980 non è un' utopia e nemmeno quel sogno americano andato in mille pezzi, o una sorta di oscura intenzione esistenziale. Il «Vero West» dopo quasi trent' anni assomiglia a una inarrestabile corsa al danaro e al suo potere, al miraggio gonfiato di una società ottusa e ottundente. Due fratelli si sfidano, Austin è un intellettuale, uno scrittore, ricco e di successo, di storie d' amore per il cinema e la tv, Lee è un rozzo semianalfabeta, innamorato della vita all' aria aperta e che tira avanti rubacchiando. Sorprendentemente Lee scrive uno strano e sconnesso soggetto cinematografico su un West autobiografico che viene apprezzato da una potente produttrice a caccia di storie che sembrino «vere». Il successo dell' uno segnerà la fine dell' altro in un gioco al massacro tra dolorosi ricordi della madre e di un padre alcolizzato. Corrado d' Elia interpreta con bravura Austin facendone un nevrotico, portato fino alla regressione infantile dal confronto col fratello. Altrettanto bravo è Jurij Ferrini, un Lee dominante, impetuoso e dirompente avvolto in un' aura di uomo «libero e maledetto». La regia di Sergio Maifredi ben sottolinea il conformismo che permea, al di là delle apparenze, i protagonisti e avvolge tutto e tutti in un opprimente senso di impossibilità di riscatto.
Magda Poli