Quante ne sanno i trichechi
scritto e diretto da Liv Ferracchiati
con (in ordine alfabetico) Andrea Cosentino, Liv Ferracchiati, Petra Valentini
aiuto regia Anna Zanetti
dramaturg Giulio Sonno
scene e costumi Lucia Menegazzo
luci Lucio Diana
suono Giacomo Agnifili
lettore collaboratore Emilia Soldati
Marche Teatro – CSS Teatro Stabile d’Innovazione del Friuli Venezia Giulia
Teatro Metastasio di Prato
Teatro Gobetti (TO), 11-16 aprile 2023
Andare a teatro all’incontro di uno dei drammaturghi più interessanti del momento, Liv Ferracchiati: potremmo dire uno tra i più cool, se non preferissimo l’italiano ai moderni anglicismi. Sì, perché cool, nel caso di questo autore, racchiude tutta la sua contemporaneità, l’interesse nuovo che è in grado di suscitare nel pubblico: l’opportunità che offre agli spettatori, ovvero di uscire dalla sala teatrale ponendosi, finalmente, domande su chi scrive e recita, su cosa intendesse dire e sul come.
Uno spettacolo di Fantascienza – in scena al Teatro Gobetti di Torino dall’11 al 16 aprile – è un testo divertente (scritto e diretto dallo stesso Ferracchiati, in scena con Petra Valentini e Andrea Cosentino) e provocatorio: l’occasione di riflettere, di interrogarsi e mettersi in discussione, a partire da un pretesto un po’ strambo. Una nave rompighiaccio è diretta al Polo Sud per cercare di salvare la Terra: le tre persone a bordo, ecco il tema del triangolo, più che affannarsi a causa del disastro incombente finiscono con l’affrontare il tema della rappresentazione identitaria. Certo, a partire dalla ostruzione e scomposizione dell’identità di genere (chi conosce la letteratura di Ferracchiati sa che questo tema gli è caro), ma in modo più ampio.
Riusciamo ancora ad ascoltare noi stessi, al di là delle regole e delle convenzioni imposte dalla società? Siamo in grado di amarci oltre le categorie (sessualità, genitorialità, etc.), di sottrarci alla velocità cui le odierne tecnologie ci abituano per e di concederci tempo per cercare un terreno comune di confronto/dialogo? È un lento cataclisma a costringerci a metterci in discussione: ad aprirci gli occhi su come le identità vadano scomparendo e sciogliendosi, proprio come i ghiacciai. Anche i linguaggi cambiano (creando, per esempio, confusione nella distinzione, rassicurante da sempre, tra drammatico e post drammatico), allontanandoci e rendendoci indecifrabili gli uni agli altri. A dire l’ultima parola sarà un tricheco di peluche: certamente, non la sola creatura minacciata dagli stravolgimenti dell’età contemporanea…
Bravissimi ed esilaranti Ferracchiati, Valentini e Cosentino: a innestare in un’atmosfera totalmente surreale e grottesca riflessioni sulla vita vera e sulle relazioni che ciascuno di noi (auspicabilmente) vive.
Giovanni Luca Montanino