una commedia di Juan Carlos Rubio
traduzione Isabella Diani
adattamento Pino Tierno
produttore esecutivo Tiziana D'Anella
regia Chiara Noschese
con Anna Galiena, Marina Massironi, Amanda Sandrelli e Sergio Muniz
Sala Umberto, Roma dal 8 ottobre 2013
Abbiamo avuto modo di conoscere alcune commedie di Rubio, autore spagnolo contemporaneo dai risvolti interessanti ed ironici, capace di muoversi con grande destrezza dalla commedia alla tragedia.
La maternità alla soglia dei cinquant'anni è il tema della commedia che stravolge il tradizionale senso del concepimento nonché della famiglia, tanto che le tre amiche arriveranno a programmare la nascita dei rispettivi figli coinvolgendo un giovane ragazzo bello e apparentemente perbene (l'attore Sergio Muniz) che si rivelerà essere un gigolò di professione, il quale con sapiente maestria fingerà di vendere il proprio seme, scambiandolo con quello di un uomo di colore.
Lo spettacolo sembra essere vivace e movimentato quasi ad ostentare una comicità frenetica, che sostituisce la regia afflitta da evidenti vuoti e lacune.
Le protagoniste sono brave e spiritose, mentre la regia insiste su un'eccessiva leggerezza, tanto da rimanere perplessi sul vero significato dello spettacolo.
Sergio Muniz sicuramente più adatto e spontaneo sia nei ruoli televisivi che nei musical, appare debole ed insicuro.
A parte lo smaccato accento del bel Sergio Muniz, lo stile spagnolo non emerge dagli sfondi del bianco palcoscenico se non per qualche limitata tonalità di rosso che marginalmente caratterizza le scene ed i costumi. Infine alcuni brani di Mina fanno eccezione alle musiche spagnoleggianti.
Ci saremmo aspettati una messa in scena che esaltasse (con gusto e stile) i contenuti di questa commedia, senza lasciare alla responsabilità ed alle caratterizzazioni delle attrici il compito di valorizzare la criticità di un argomento delicato ed attuale come quello della maternità in età avanzata.
Celina Vanni