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SIGNORA OMICIDI (LA) – regia Guglielmo Ferro

Paola Quattrini e Giuseppe Pambieri in "La Signora Omicidi", regia Guglielmo Ferro Paola Quattrini e Giuseppe Pambieri in "La Signora Omicidi", regia Guglielmo Ferro

Acast Produzioni
Teatro della Città
presentano
GIUSEPPE PAMBIERI
PAOLA QUATTRINI
LA SIGNORA OMICIDI
di William Arthur Rose
adattamento Mario Scaletta
con Mario Scaletta, Roberto D’Alessandro, Marco Todisco
scene Fabiana Di Marco
costumi Graziella Pera
regia GUGLIELMO FERRO
Roma – Teatro Quirino Vittorio Gassman 11-16 marzo 2025

www.Sipario.it, 12 marzo 2025

Londra. Anni Cinquanta del Novecento. Una simpatica signora, vedova, Lady Wilberforce, decide di affittare una stanza di casa sua. È sola. Passa il tempo in modo sempre uguale, con i giorni che si susseguono identici gli uni agli altri. Per avere compagnia, si accontenta di un poliziotto di quartiere al quale chiede di far preparare alla madre, e senza troppi complimenti, una crostata. E poi telefona, quotidianamente da chissà quante settimane, all’agenzia delegata a trovare un affittuario consono ai suoi desideri.

Il destino pare correre in aiuto di Lady Wilberforce. Alla sua porta bussa un uomo distinto, dai modi gentili ed eleganti; è alto, slanciato malgrado l’età avanzata, lo sguardo affascinante. È un professore, così si presenta: si chiama Marcus.

“La stanza è meravigliosa, signora Wilberforce. Oltre ogni mia aspettativa. La prendo e da domani verrò a viverci”.

All’anziana donnina non sembra vero di non essere più sola. Tanto che non opporrà nessuna resistenza alla richiesta del Professor Marcus di ospitare, nella stanza da lui affittata, dei suoi amici per fare delle prove per un concerto che ci sarà fra qualche settimana: “Sono tutte persone distinte, e discretissime, signora Wilberforce”.

“Ma le pare? La musica è sempre stata la mia passione. Ne sono ben lieta”!

Il giorno dopo, ecco presentarsi a casa della signora Wilberforce tre individui che tutto hanno tranne la parvenza di musicisti. 

In realtà, il Professor Marcus non è un musicista. E non lo sono nemmeno i suoi amici. Sono dei ladri che stanno mettendo a punto un colpo per rubare un bottino di parecchie migliaia di sterline. Per riuscire, i maramaldi si avvarranno anche dell’aiuto – inconsapevole – di lady Wilberforce. Si serviranno della donnina, pensando sia ingenua e che non capirà la situazione.

Andranno realmente così le cose? 

Nonostante il piano ben ideato, fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Sempre. Per una serie di sfortunate coincidenze, Lady Wilberforce scoprirà la verità. Ai ladri non resta che ucciderla e scappare via col bottino.

Ci riusciranno?

Questa, in modo spicciolo, la trama de La Signora Omicidi, in scena al Quirino per la regia di Guglielmo Ferro e recitata con freschezza ed eleganza da Paola Quattrini (Lady Wilberforce) e Giuseppe Pambieri (il Professor Marcus).

Non nuovo a trasporre per il teatro film brillanti di successo, Ferro porta a casa uno spettacolo brillante, incalzante, leggero e godibilissimo. Complice la drammaturgia ben scritta di Mario Scaletta, strutturata su cambi rapidi.

Paola Quattrini recita benissimo, divertendosi e gustando i tempi comici, le sue occhiate ammiccanti. Così come Giuseppe Pambieri è a proprio agio nei panni dell’elegante truffatore inglese dai modi aristocratici, con una voce calda e vagamente nasale, il sorrisetto da damerino e l’occhio furbetto.

Una Signora Omicidi che diverte e da vedere. Grazie anche alla bravura degli altri attori della compagnia: Mario Scaletta, Roberto D’Alessandro, Pietro Casella e Nicola Paduano. 

Pierluigi Pietricola

Ultima modifica il Venerdì, 14 Marzo 2025 06:38

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