Con Ivan Dragotta, Alberto Esposito, Salvatore Leone, Giuseppe Lucchese, Simona Mirelli, Giorgia Mirelli, Matteo Richiusa, Vincenzo Sicola
regia e drammaturgia Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi
aiuto regia Simona Stranci e Miriam Cossu Sparagano Ferraye
Teatrialchemici / Dadadàun
con il sostegno del MIC – Direzione Generale Spettacolo
Spettacolo in anteprima
CineTeatro Baretti, Torino 06 07 febbraio 2025
Se vivere attivamente il teatro significa fare politica, allora: benvenuti! Se il palcoscenico è pensato come luogo non già di inclusione (parola che in sé racchiude il senso dell’inglobare e quasi fagocitare qualcosa o qualcuno), ma di integrazione e di arricchimento che nasce dal contatto con la diversità, questo è lo spettacolo giusto. Divertente da prorompere in risate salvifiche; ritmato e coinvolgente da maledire le poltrone di velluto (che impediscono di ballare), da rifiutarsi intimamente di restare seduti e composti; irriverente e ironico, acutissimo e, infine, tenero fino alle lacrime. Non temete, le lacrime che rigano il viso sono di coraggio e di ostinazione. Di ammirazione. STRALUNATI - L’insolita storia di Giulietta e Romeo è lo spettacolo che può cambiare la fruizione di ciascuno spettatore: che mette in discussione (ed eleva) la sensibilità del singolo; getta il cuore oltre l’ostacolo (vecchi adagi e luoghi comuni ritrovano il proprio significato, nel caso di una messinscena tanto lucente). Così, la compagnia Teatrialchemici / Dadadàun porta in scena al Cine Teatro Baretti di Torino un fiore all’occhiello della stagione Generazione Scenica. Una riscrittura della tragedia shakespeariana più famosa del mondo, che irride il romanticismo un po’ fantozziano e privo di tempismo di Giulietta e Romeo, schernisce il bardo Shakespeare, restituendo ai personaggi il desiderio di divertirsi, l’entusiasmo di vivere un’esperienza fisicamente intensa e liberatoria. Come scrollarsi di dosso il senso di una tragedia lunga troppi secoli! Teatrialchemici è un progetto nato nel 2005 come una sfida dolce e temeraria raccolta da Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi (che di Stralunati curano regia e drammaturgia): rendere un gruppo di ragazz* down non solo protagonista in scena, ma fonte continua di ispirazione; per la drammaturgia, la creazione e la fruizione, in un flusso generoso di energia verso la platea. Tra le mani della compagnia palermitana, Giulietta e Romeo si ritrovano al centro di un viaggio sulla luna, a partire e ben oltre lo sguardo degli autori classici verso questo satellite d’amore dalle facce mutevoli. Le e gli interpreti Ivan Dragotta, Alberto Esposito, Salvatore Leone, Giuseppe Lucchese, Simona Mirelli, Giorgia Mirelli, Matteo Richiusa e Vincenzo Sicola rapiscono istrionicamente i cuori del pubblico (che gioisce del sequestro e si lascia contagiare dalla loro carica dirompente): ci ballano sopra, giocando col corpo e rivelandosi sensualmente autoironici, gli dedicano canzoni e dichiarazioni d’amore a squarcia gola; diventano rock band in un allunaggio che sa di festival, glamour e scatenato. Senza alcuna retorica, né morale, Teatrialchemici ci ricorda come lavorare con le cosiddette disabilità fisiche e sociali consenta di lanciarsi (in libertà e rispetto) verso la sperimentazione di linguaggi sorprendenti. Giovanni Luca Montanino