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STANNO SPARANDO SULLA NOSTRA CANZONE - regia GRA&MRAMOR

"Stanno sparando sulla nostra canzone", regia GRA&MRAMOR. Foto Renzo Daneluzzi "Stanno sparando sulla nostra canzone", regia GRA&MRAMOR. Foto Renzo Daneluzzi

una black story musicale di Giovanna Gra
con
VERONICA PIVETTI
e con
CRISTIAN RUIZ
BRIAN BOCCUNI
musiche Alessandro Nidi
aiuto regia Alessandro Marverti
arrangiamenti musicali Alessandro Nidi, Elio Baldi Cantù
luci Eva Bruno
fonica Andrea Mazzucco
costumi Valter Azzini
ideazione scenica e regia GRA&MRAMOR
Produzione a.ArtistiAssociati in collaborazione con Pigra srl
Roma – Teatro Quirino Vittorio Gassman dal 25 al 30 aprile 2023

www.Sipario.it, 26 aprile 2023

Giusto in una recensione precedente mi è capitato di parlare di Lazarus, l’opera che David Bowie realizzò poco prima della sua scomparsa. Si tratta di un genere di spettacolo moderno, dove mediante l’escamotage di un filo conduttore rappresentato da una storia, questa viene raccontata nei suoi vari intrecci non tramite dialoghi e situazioni, ma attraverso canzoni (edite o inedite). Fu la novità che Bowie portò nel mondo della musica rock e pop, e in quello dello spettacolo tout court, fin dagli inizi della sua carriera. 

Stanno sparando sulla nostra canzone di Giovanna Gra, in scena al Quirino di Roma, si riallaccia a questa modalità modernissima di concepire l’opera teatrale: un genere che non è un musical, ma che nemmeno può considerarsi prosa a tutti gli effetti.

Ma perché, dopo tutto, bisognerebbe ricorrere ancora e di nuovo a definizioni così limitanti? Molto meglio goderne senza volerlo classificare ad ogni costo. E per i più riottosi che, magari, storcono il naso di fronte a una novità che non rimastica generi teatrali usati da così lungo tempo da apparire ormai stinti fino al limite della trasparenza (comunque spacciandoli per nuovi), andrebbe detto per inciso che già Wagner vaticinava – per sé e i suoi compagni d’arte futuri – l’idea di un’opera totale che includesse tutte le manifestazioni poetiche esistenti. Paradossalmente, si potrebbe dire che Bowie e Giovanna Gra hanno realizzato – ciascuno da par suo – un’opera classica di tipo wagneriano.

Stanno sparando sulla nostra canzone è uno spettacolo divertente, godibilissimo, che sa creare un’atmosfera (esito difficilissimo da ottenere in teatro). E lo fa utilizzando la bravura degli interpreti (Veronica Pivetti, Cristian Ruiz e Brian Boccuni), una trama che mescola insieme il genere “storia d’amore”, la commedia e alcuni aspetti tipici del noir con protagonisti vicende di gangster, droga, prostituzione, corruzione. Infine, il colpo di scena conclusivo che non tutti si aspettano: tecnica ripresa dal miglior feuilleton alla Dumas o alla Hugo.

Il tutto viene raccontato utilizzando brani musicali italiani e stranieri ampiamenti popolari, reinterpretati secondo la storia e secondo le esigenze vocali e tecniche di coloro che li cantano. Di brano in brano, abbellito da movimenti coreografici, la storia di Jenny Talento (fioraia di giorno ma, in realtà, spacciatrice d’oppio), del suo amore col pokerista Nino Miseria e delle sue relazioni “lavorative” col gangster Micky Malandrino, vengono raccontate con gustosa e straordinaria leggerezza.

Molto brava Veronica Pivetti (Jenny): spontanea nella recitazione, arte della quale si è mostrata pienamente padrona. Cristian Ruiz (Micky): efficace e giustamente aggressivo nell’impersonare il suo gangster, bravissimo vocalmente. Brian Boccuni (Nino): versatile, dalla bella timbrica vocale, esile e leggero nella recitazione come il suo personaggio giustamente richiedeva.

Uno spettacolo di grande equilibrio e leggerezza. Moderno, divertente, senza tempi morti. 

Pierluigi Pietricola

Ultima modifica il Giovedì, 27 Aprile 2023 09:01

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