di Massimo Carlotto
con Giuliana De Sio e Alessandro Haber
e con Paolo Sassanelli, Riccardo Festa
e Paolo Persi
scena Francesco Ghisu
costumi Katarina Vukcevic
regia Pierpaolo Sepe
produzione Gli Ipocriti Melina Balsamo, Goldenart Production e Teatro della Toscana
Roma – Teatro Ambra Jovinelli Dal 15 al 26 febbraio 2023
Non c’è alcun dubbio: La signora del martedì, in scena all’Ambra Jovinelli, tratto dal romanzo omonimo di Massimo Carlotto, è lo spettacolo più bello di questa stagione. Almeno finora. Interpreti eccezionali. Un ritmo incalzante e perfettamente congegnato nelle parti. Equilibrio magistrale di ironia e dramma. Cos’altro pretendere di più?
In scena quattro personaggi: una donna misteriosa, Alfonsina detta Nanà, che ogni martedì, da nove anni, si reca presso una pensione per incontrarsi con un uomo, tale Bonamente, attore pornografico al tramonto e occasionalmente gigolò per arrotondare le entrate quando non lavora. La proprietaria della pensione, Alfredo, è in realtà un uomo che si traveste da donna perché nel suo essere si sente profondamente femminile; e in tutto ciò prova verso Bonamente un affetto quasi materno. Infine un misterioso signore su una carrozzina, Pietro Emilio Belli, che si rivelerà un giornalista di cronaca nera privo di scrupoli.
Cosa accomuna questi tre individui che, in apparenza, sono tutti degli estranei? Quale il destino che li riguarda e, in certo senso, li tiene legati per stritolarli in un meccanismo che si rivelerà crudele sino al limite del cinismo?
Pierpaolo Sepe, che firma la regia (straordinaria!) di questo spettacolo, ha distillato l’ironia e la tragicità dal testo di Carlotto riuscendo a creare un vero proprio dramma del quale soffriamo giungendo sino al limite della commozione. Ma la lacrima, infine, non scende mai.
Perché, come si scoprirà, i personaggi coinvolti in questa intricata storia hanno la loro parte di colpa, dalla quale non possono fuggire ma nemmeno possono rinnegare.
Alessandro Haber nei panni di Pietro Emilio Belli è stato magistrale: misterioso, cupo, crudele ma non per cattiveria: soltanto perché costretto a soffocare una sensibilità e un affetto mai ricambiati. La recitazione di Haber ha del miracoloso, perché accerchia il personaggio tentando tutte le chiavi di accesso alla sua anima, però senza imporne una. È come se si mettesse in dialogo e concordasse con la via più idonea. Quello di Haber è un vero e proprio processo di co-creazione attoriale incredibile.
Giuliana De Sio è stata una Nanà formidabile: cruda e innocente, volitiva ed impotente. Quando racconta le sue sciagure, quando rivela le ragioni del suo passato, ha messo in campo un’intensità recitativa così misurata e potente da investire l’intera platea dell’Ambra Jovinelli sino a bloccarne il respiro.
Paolo Sassanelli è stato un Alfredo spiritoso e sorprendente – dico sorprendente per non rivelare di più. Questo attore così ironico, spontaneo, in grado di improvvisare e far ridere giocando su controtempi comici, sa indossare a meraviglia ogni ruolo al punto che non si riesce a pensare ad interpreti diversi per quella parte. Un miracolo anche questo.
Tutti elementi che hanno regalato, a fine spettacolo, una meritata standing ovation alla compagnia da parte del pubblico.
La signora del martedì, senza alcun dubbio, è uno spettacolo capolavoro.
Pierluigi Pietricola