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SHAKESPEAROLOGY – regia 
Sotterraneo Teatro

Woody Neri in "Shakespearology", regia Sotterraneo Teatro. Foto Francesco Niccolai Woody Neri in "Shakespearology", regia Sotterraneo Teatro. Foto Francesco Niccolai

concept e regia Sotterraneo Teatro
con Woody Neri
scrittura di Daniele Villa
costumi Laura Dondoli
luci di Marco Santambrogio
suono di Marco D’Ambrosio
sound design di Mattia Tuliozi
tecnica di Monica Basso
Produzione Sotterraneo
OFF Topic, Torino, mercoledì 25 gennaio 2023

www.Sipario.it, 28 gennaio 2023

Albano, Morandi e Ranieri, o i tanto decantati Black Eyed Peas? E se sul palco dell’Ariston il misterioso superospite a sorpresa fosse un canuto “cantastorie” della Terra d’Albione, iniziali del nome W.S., pronto ad irrompere con chitarra e look total black con tanto di gorgiera? Questo si che sarebbe un coup de theatre da far saltare il banco con un effetto sorpresa non cosi diverso da quello suscitato nel pubblico che ha assistito al Shakespearology di Sotterraneo Teatro con lo scatenato Woody Neri nei panni di un William Shakespeare riesumato dalla naftalina dopo quattro secoli.
E’ infatti proprio lui, il padre putativo della scena moderna, ad irrompere di fronte al pubblico, seduto su di uno sgabello delimitato da una cornice luminosa di neon, pronto a dar vita ad una conversazione virtuale con i ragazzi di Sotterraneo presenti in voce, ma fisicamente assenti: uno Shaskespeare riveduto e corretto che racconta di sé e della propria vita, dall’infanzia nella nativa Stratford all’incontro con la donna che lo renderà padre, fino allo sbarco sul suolo londinese dove brucerà le tappe di drammaturgo e uomo di teatro all’inizio con i Lord Chamberlain’s Men, in futuro promossi a King’s Men. Intervista impossibile che spazia dal pubblico al privato, dal sacro al profano, con il Bardo divertito e divertente interlocutore in un incalzare di domande rivolte dai Sotterraneo con un misto di curiosità e malizia, talvolta persino di cattiveria: ma quale che sia l’approccio il grande Woody/Willie ribatte colpo su colpo, ora scherzando con movenze da rock star, ora imbracciando la chitarra per prodursi in squarci musicali dal profondo lirismo, sempre spaziando tra realtà (presunta) e fantasia (sicura) per smontare le rare certezze tramandate sul suo conto e confutarle talvolta con gustose invenzioni.
Un’ora scarsa di one man show con Woody Neri indagare l’eredità scespiriana a spasso nel tempo, dalla Londra del Globe alle pellicole sul grande schermo che, in anni recenti, ne hanno fatto rivivere i grandi classici del teatro: e poiché dicitur che lui fosse anche un buon attore, ciliegina sulla torta ecco il ritrovato William mettere in scena prima lo spassoso playback della morte di Mercuzio in cui si alterna nei ruoli di Leonardo Di Caprio e John Leguizamo, poi una non meno divertente galleria delle più celebri morti che illo tempore ha scritto per i suoi personaggi.
Con toni leggeri ma mai frivoli Shakespearology di Sotterraneo è un po’ stand up comedy e un po’ divertissement, un po’ gioco a fare il teatro in chiave popolare in un meccanismo semplice che mescola l’autobiografia alla ricerca storica ed alla citazione letteraria: un po’ tutto questo, e forse per il pubblico anche la possibilità di vivere, consapevolmente ad occhi aperti, divertente sogno dove incontrare per una sera dal vivo quel signor William Shakespeare da Stratford Upon Avon che da Melville a Pasolini, da Modugno a Bob Dylan, ha rappresentato nel tempo un’assoluta fonte di ispirazione.

Roberto Canavesi

Ultima modifica il Mercoledì, 01 Febbraio 2023 23:57

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