di e con Francesco Alberici e Claudia Marsicano
drammaturgia Francesco Alberici
assistente alla regia Daniele Turconi
Frigoproduzioni/Gli Scarti
Teatro Franco Parenti, Milano, dal 19 al 22 novembre 2019
Che ruolo hanno i social network e i talent show nella società contemporanea? E soprattutto, quali sono gli effetti psicologici sulle persone? Sono queste le domande a cui risponde "SocialMente" nella visione drammaturgica di Francesco Alberici. Un frigo con il simbolo di Facebook sulla porta e un televisore, sono gli unici oggetti scenici. Due fidanzati sbucano in scena. Si muovono lentamente, hanno le facce "distrutte". Si siedono davanti al televisore acceso. Lo guardano. Sembrano inebetiti, dallo sguardo fisso quasi completamente alienato. Inizia un talent show. Lo subiscono. Lei ogni tanto si alza e canta, immaginando di essere la protagonista dentro quella "scatola" luminosa. I due non si guardano mai. Per poi crollare vinti dal sonno. Poi il centro della scena si sposta sul frigorifero. Da cui escono in successione i due, come zombie. È ora Facebook lo strumento tecnologico con cui si rapportano. Che per il ragazzo diventa il mezzo per interfacciarsi con una donna da cui non riceve le attenzioni amorose attese. Che per la sua compagna, intrappolata dentro il frigorifero, assume i contorni nevrotici di una relazione virtuale. Tutti e due tentano di chiudere per sempre la porta del frigorifero come metafora di una scelta definitiva, di una rottura, di un distacco totale con quel social network. Ma non ci riescono. La crisi di astinenza li attrae a Facebook, nuovamente.
Sono queste le risposte negative alle domande iniziali. E nel finale, quando i protagonisti tentano di guardarsi, per la prima volta, per accennare un bacio, gli sguardi cambiano, improvvisamente, direzione. Lo schermo televisivo ha il sopravvento. La sconfitta è totale. Francesco Alberici firma una pièce interessante, per l'originalità con cui viene affrontata una tematica attualissima, in cui la struttura drammaturgica, tuttavia dovrebbe essere più irrobustita. Troppi silenzi, iniziali, andrebbero sostituiti con più parole per poi dare maggior ritmo (un po' lento) alle scene. Claudia Marsicano è brava e divertente. Si impone nei 55 minuti di "SocialMente".
Andrea Pietrantoni