di Bruno Fornasari
regia Bruno Fornasari
con Tommaso Amadio, Emanuele Arrigazzi, Luigi Aquilino,
Sara Bertelà, Silvia Lorenzo, Camilla Pistorello, Giancarlo Previati
scene e costumi Erika Carretta
movimenti coreografici Marta Belloni
luci Fabrizio Visconti
video Francesco Frongia
assistente scene e costumi Federica Pellati
assistente alla regia Gaia Carmagnani, Ilaria Longo
produzione Teatro Filodrammatici di Milano
con il sostegno di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo – Progetto Next 2017/2018
Teatro Elfo Puccini, Milano, dal 2 al 7 aprile 2019
Evoluzionismo contro creazionismo: una questione aperta per interrogarci su noi stessi
Il testo di Bruno Fornasari si interroga e ci interroga sulla questione relativa alla nostra origine e su quello che saremmo stati. Il dibattito contradditorio evoluzionismo-creazionismo attraversa tutto lo spettacolo prendendo spunto dalla storia, prima, di John Thomas Scopes, professore supplente di scienze naturali, che in Tennesse, nel 1925, viene processato per aver trasgredito una norma che vieta l'insegnamento della teoria darwiniana a scuola, poi e siamo nel2015, da quella di un altro insegnante di scienze naturali che tenta di combattere il fanatismo religioso insegnando ai propri alunni la scienza come antidoto alla violenza. Ma, anche in questo secondo caso, il professore dovrà scontrarsi con dee diverse dalle sue come quelle di un'aggressiva e determinata dirigente scolastica.
È questo il filo rosso che scorre nelle due ore di spettacolo, lasciando spazio anche ad altre sotto storie sul tema della genitorialità e sul rapporto di amore fra una ragazzina quasi maggiorenne e un uomo adulto, il tutto intervallato da alcune scene coreografiche in cui dominano i passi di attori travestiti da scimmie. Perché sono le scimmie a ricondurre il pubblico alla riflessione importante affrontata nella pièce, o meglio, prendendo una posizione, a indurlo a una conclusione di cui vuole sottolineare le premesse. Ma al di là delle nostre personali conclusioni, "La scuola delle scimmie" è apprezzabile per gli interrogativi che vuole porci, anche se, dobbiamo dirlo, a volte, il tema centrale si perde un po' in altri rivoli narrativi, perdendo efficacia. Il cast di attori, in cui spicca la bravura di Emanuele Arrigazzi, riesce a traslare in scena, pienamente, il testo di Fornasari, instillandoci nel finale i benefici del dubbio.
Andrea Pietrantoni