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Il progetto è cominciato circa tre anni fa, quando lo spettacolo era stato pensato per Mariangela Me-lato, poi è seguita un'interruzione e oggi Ritorno a casa arriva sul palcoscenico dopo un periodo di sedimentazione e maturazione. La regia di Marco Sciaccaluga offre una messa in scena rispettosa del testo e dei suoi significati, calibrando pause e silenzi, e mettendo in luce il senso di ambiguità dei personaggi, con al primo posto il carattere enigmatico dei due protagonisti Ruth e Teddy. In par-ticolare la figura di Ruth, unica donna della commedia, appare indecifrabile nella doppia personalità di moglie e di puttana; le dà spicco Alice Arcuri con un'accurata interpretazione e buona presenza scenica. Altrettanto inesplicabile il comportamento di Teddy, il marito, reso evidente da Alberto Giusta con un impenetrabile distacco, a volte un pò sopra le righe. Tutti gli attori provengono dalla Scuola dello Stabile e si mostrano all'altezza dei rispettivi ruoli. Federico Vanni è il vecchio padre, autoritario capo famiglia, Nicola Pannelli dà a Lenny un tono ironico, Roberto Arlinghieri lascia trapelare la sua condizione di gay, Fabrizio Cadeddu offre passione e ingenuità a Joey. Di bell'effetto la scena di Guido Fiorato che contribuisce a creare un senso di inespresso e trasforma qualche azione in una rappresentazione pittorica.

Etta Cascini