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OUTLET - regia Cinzia Leone

Outlet Outlet Regia Cinzia Leone

di e con Cinzia Leone
Roma, Teatro Olimpico, dal 26 novembre al 2 dicembre
Roma, Piazza Risorgimento, 20 settembre 2008

www.Sipario.it, 22 settembre 2008
Avanti, 8 dicembre 2007
Una piazza da Leone

A piazza Risorgimento è in corso in questi giorni il 1° Festival della Comicità Romana, organizzato dall’associazione Maschera d’Oro Eventi, con il sostegno dell’assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma e della Ragione Lazio e con la collaborazione del XVII municipio al fine di promuovere e diffondere l’arte della comicità capitolina.
La seconda serata gratuita è stata animata da una spumeggiante attrice con la romanità nel sangue: Cinzia Leone e il suo Outlet, spettacolo improntato su comportamenti attinti dalla vita di tutti i giorni. L’attrice pesca a piene mani nel proprio quotidiano cogliendone i controsensi ed evidenziandone le ansie e la necessità impellente di sentirsi protagonisti della nostra società. La realtà non è mai stata così spettacolare. Nell’era delle marche e dell’apparire qualunque banalità viene trasformata e spacciata per un evento. L’italiano medio, schiavo dell’essere ricco e delle mode usa e getta non si accontenta più della realtà così com’è. È diffcile però riuscire davvero a cambiare la realtà e allora ci accontentiamo di migliorarla con effetti speciali che ci ubriacano soltanto di bugie e tutto ci sembra meno misero. Ed è così che nascono i reality.

Con la sua scanzonata ironia, a tratti polemica, da buon animale di palcoscenico la Leone dà il meglio di sé con la vicinanza stretta con il pubblico ed in questa circostanza davvero non le sono mancate le occasioni. Il palcoscenico, montato al centro di una trafficatissima piazza, rendeva esilaranti le  reazioni fuori programma dei passanti, sia pedoni che passeggeri delle automobili e autobus, che dai quattro lati del palco incoronavano Cinzia Leone regina di comicità.

Cosimo Manicone

I riti del nuovo millennio

Un lungo ed esilarante monologo che trae spunto dalla nostra contemporaneità, a partire dall'ossessione collettiva del risparmio, effetto collaterale di un consumismo sempre più sfrenato. Questo è il cuore pulsante di "Outlet", l'ultima fatica teatrale di Cinzia Leone, andata in scena dal 26 novembre al 2 dicembre al Teatro Olimpico di Roma.
La Leone descrive, con ritmo incalzante, al limite del grottesco un mondo basato ormai su principi e valori distorti, in cui avere è meglio che essere. Con toni che hanno del paradossale, sono vagliati quelli che ormai sono i riti del nuovo millennio: tutti in fila alle casse dei grandi centri commerciali, dove si compra di tutto, pur di sembrare ricchi, non tanto agli occhi degli altri quanto ai nostri. In un epoca dove essere è avere, si deve comprare per essere. "Quanto ci piace risparmiare - afferma Cinzia Leone -. Quanto ci piace pensare solo a risparmiare. Perchè non ci abbiamo una lira? No! Perchè risparmiare è l'unico modo per non smettere di comprare. E non smettere di comprare è un modo per non smettere di non pensare. Ma per continuare a spendere, dobbiamo necessariamente trovare le offerte. Le offerte di risparmio. Spendiamo il meno possibile ma soprattutto ci spendiamo il meno possibile. Risparmiamo il più possibile ma soprattutto ci risparmiamo il più possibile. Siamo delle centraline di risparmio viventi". "Outlet letteralmente significa sbocco, praticamente -aggiunge l'attrice - le grandi firme sono riuscite a trovare, nell'outlet, uno sbocco per guadagnare sulla roba dell'anno prima, che gli era rimasta sul groppone, loro hanno trovato uno sbocco e noi abbiamo abboccato con tutte le scarpe". Ironica e provocatoria come sempre, nel nuovo lavoro la Leone mette sotto la lente d'ingrandimento due manie dei nostri tempi: acquistare e risparmiare. Trasponendo in chiave comica la dicotomia essere-avere, teorizzata nel 1976 dallo psicoanalista tedesco Erich Fromm, l'attrice fa ridere e riflettere sul bisogno compulsivo di spendere per avere, e avere per essere. Come lei stessa spiega, "quanto ci piace scovare le formule più impensate per spendere di meno! In parte perché non abbiamo un euro. In parte perché risparmiare è l'unico modo per non smettere di comprare. Nell'outlet entriamo poveri perché cerchiamo gli sconti, ma usciamo sentendoci ricchi perché abbiamo comprato roba firmata. Non importa che sia dell'anno prima e quindi sia caduta in prescrizione". Risparmiare per avere di più, quindi, non è solo una politica economica, ma finisce per investire anche la sfera sentimentale ed ecco allora che si risparmia anche negli affetti e nei sentimenti. Come sempre, l'artista romana, attinge dalla vita di tutti i giorni, a partire anche dal proprio vissuto, per cogliere i controsensi della vita quotidiana. Lo spettacolo non è un puntare solo il dito, ma uno spunto di riflessione rivolto al pubblico. L'artista, famosa per il suo linguaggio al vetriolo, parla senza peli sulla lingua di verità scomode in modo "politicamente scorretto". Il suo personaggio è in realtà un'adorabile canaglia che non si trattiene dal comunicare le sue personalissime idee sul mondo che la circonda. La Leone si prende gioco, quindi, della morale e dell'ipocrisia diffuse con graffiante leggerezza, come pochi ormai fanno.

Simone Chiarella

Ultima modifica il Venerdì, 20 Settembre 2013 08:55

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