Scritto e diretto da Fabio Gravina
Con: Fabio Gravina, Patrizia Santamaria, Mara Liuzzi, Celeste Pezzini, Aldo De Martino, Carol Lauro, Tito Manganelli, Antonio Fulfaro
Teatro Prati, Roma dal 7 ottobre al 4 dicembre 2011
E, per giungere al pianerottolo che funge da foyer, occorre scendere alcuni gradini... Una ulteriore scala conduce il pubblico al teatro vero e proprio – una platea elegantemente arredata in rosso, che può ospitare fino a 125 spettatori.
Il Teatro Prati ha preso giustamente il nome del quartiere che lo ospita ed assolve sicuramente ad un compito di svago e di cultura per gli abitanti della zona, senza comunque dimenticare che la direzione del teatro svolge una intelligente operazione di contatto con associazioni e pubblico vario – fino a coinvolgere circa mille abbonati. La piéce – Oscar, il fidanzato di mia figlia – dell'autore, regista e interprete Fabio Gravina, ha ricevuto una calda accoglienza da parte di un pubblico che occupava per intero l'emiciclo del Prati.
Gravina in scena è un benestante gestore di un magazzino: e dopo una notte non del tutto riposante si appresta a ricevere per la prima volta, il fidanzato dell'unica figlia.Dopo rituali battibecchi con la moglie, e sostenuto lo sfogo dell'amico abbandonato dalla moglie, il protagonista – nonché autore della piacevole commedia – accoglie infine Oscar, il fidanzato della figlia, che si rivela decisamente brutto e malvestito... E nonostante gli svenevoli naso naso che i due fidanzatini si scambiano, nonostante una certa complicità della moglie, il solenne cavalier Coppola finisce per mettere alla porta lo sgradevole pretendente della giovane.Nel secondo atto, la pièce si sviluppa in modo favorevole ai fidanzatini anche per l'intervento di un prete, ed il provvidenziale ritorno della moglie dell'amico nell'ovile familiare.Un ulteriore elemento (che non sveliamo), gioca a favore dell'anatroccolo Oscar, che riuscirà a rimuovere l'ostilità più che giustificata dell'imponente futuro suocero.
Fabio Gravina ha impersonato con estrema naturalezza il personaggio da lui stesso inventato; ha inoltre coordinato al meglio le professionali prestazioni dell'intero gruppo dei comprimari. Molto elegante l'arredo di scena... Infine reiterati applausi del pubblico, che non ha mancato di manifestare il suo consenso durante tutto lo scorrevole spettacolo.
Fernando Bevilacqua