di Fausto Paravidino
con Elena Arvigo, Alessia Bellotto, Luigi Di Pietro, Denis Fasolo, Iris Fusetti,
Aram Kian, Lucia Mascino, Mauro Parrinello, Fulvio Pepe
Alba Caterina Rohrwacher
Michele Sinisi
scene: Antonio Panzuto
costumi: Sandra Cardini
luci: Pasquale Mari
regia: Valerio Binasco
Roma, Teatro Eliseo, dal 27 novembre al 16 dicembre 2007
"Noccioline" di pietra
Sono più pericolosi i bambini quando giocano a fare i grandi o i grandi quando giocano a fare i bambini? In ogni caso, sembra che la regola principale del gioco sia "sapere esattamente quello che vuoi fare", altrimenti non vai da nessuna parte. Vediamo se è vero. Lo vediamo con Noccioline - Peanuts, il testo di Fausto Paravidino che fino al 16 è in scena all'Eliseo con la regia di Valerio Binasco. Due momenti temporali in ventitré sequenze: un "oggi" e un "dieci anni dopo". Oggi: un gruppo di bambini-adulti - proprio come i protagonisti delle strisce di Schulz, i Peanuts - ha occupato la casa che Buddy (stessa maglietta e stessa rassegnazione di Charlie Brown) è incaricato di sorvegliare e crea al ragazzino, terrorizzato dalla disobbedienza, fratture insanabili. Dieci anni dopo: le stesse facce in una caserma, torturanti e torturati. Forse chi "sapeva quello che voleva fare" è il carnefice; chi non lo sapeva, la vittima. Locuzioni da campagna politica identificano le scene. Politiche del lavoro, Permesso di soggiorno, Rispetto della proprietà, Ideali tutto e subito, Rivoluzione e nuove tecniche di lotta. Uno sforzo iniziale per entrare nella dimensione cercata da autore e regista, e poi lo spettacolo svela il suo carattere: cinico, buio, razzista, violento, intollerante. Come il Paese di cui parla echeggiando le cronache. E indietro non si torna.
Paola Polidoro