mercoledì, 22 gennaio, 2025
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NON HANNO UN AMICO – di e con Luca Bizzarri

"Non hanno un amico", di e con Luca Bizzarri "Non hanno un amico", di e con Luca Bizzarri

Di e con Luca Bizzarri
Dai creatori del podcast “Non hanno un amico” di Chora Media
Produzione: ITC2000
Regia: Luca Bizzarri
Autori: Luca Bizzarri e Ugo Ripamonti
Teatro Verdi, Montecatini Terme, 8 Novembre 2024

www.Sipario.it, 18 novembre 2024

Il palco spoglio, la luce si accende e Luca entra dalla quinta di destra, senza grandi cerimonie di apertura, un microfono in mano e, deciso, irrompe nei primi tre secondi di apparizione con un simbolico “scommettiamo” rivolto al pubblico. Siamo subito agganciati dal suo racconto veloce e concitato che, come nelle quotidiane chiacchierate, inizia senza che ce ne rendiamo conto, come in medias res, e ci convince a seguirlo in quel percorso contorto e geniale che altro non è che la vita di tutti.

“Non hanno un amico” è la voce dei nostri pensieri, dai più condivisibili ai più scorretti, raccontati attraverso la comicità teatrale di un attore che sa parlare con il proprio pubblico, semplicemente spiattellandogli davanti la cruda e sciocca realtà; parla ai giovani come lui e a quelli più giovani decisamente non come lui, parla a tutti i macachi che abitano il nostro mondo, incapaci anche di rispettare una semplice fila all’aeroporto, parla ai nostri politici, quelli che veramente non hanno un amico, parla a tutti e lo fa in modo vero. Ma non solo. Bizzarri è la voce generazionale di chi aveva dei segreti, di chi viveva lontano dai social e di chi non si offendeva di fronte a delle battute che - ci tiene a ricordarci - non tolgono mai diritti a nessuno; allo stesso tempo si rivolge anche ai giovani figli delle challenge su tik tok, delle ansie al posto dei segreti e del registro elettronico (la fine dell’umanità), in una velocissima escalation di indignazione, a tratti infantile ma sempre esilarante. 

Chiudendo il racconto con una frase tratta dalla canzone “L’orologio americano” di Fossati, Luca decide di lasciarci con l’unica fonte di speranza che ci rimane, in mezzo ad un mondo arrabbiato e senza amici, ovvero l’amore, per poi uscire di scena così com’era entrato, con un semplice saluto.

Benedetta Cafissi

Ultima modifica il Lunedì, 02 Dicembre 2024 12:38

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