drammaturgia: Stefano Geraci
regia: Roberto Bacci
scenografia e costumi: Marcio Medina
musiche e composizione del suono: Ares Tavolazzi
con Savino Paparella, Tazio Torrini
Pontedera, Teatro Era, dal 13 al 29 marzo 2009
Solo la coerenza di Roberto Bacci, leader della compagnia di Pontedera, poteva indurre il regista a battezzare una formidabile struttura tecnologica come il Teatro Era e ad "accamparvisi" in un lato per erigere un cubo ospitante 20 spettatori da indurre nell'Eden dell'ultimo lavoro, Mutando riposo (titolo ispirato a Eraclito). Solo qui, in un clima a metà tra Settimo sigillo e Posto delle fragole, in un conflittuale binomio beckettiano, si poteva finire faccia a faccia con due fratelli crudeli drammatizzati da Stefano Geraci, lo zotico campagnolo reso meridionale dal bravo Savino Paparella, e il borghese e intellettuale cui dà distacco Tazio Torrini. Solo in questa disputa da cui origina una coscienza comune ci arriva l'emozione d'un transfert umano, sensuale e favolistico, con la messa a nudo e poi il riciclo terrigno del fratello perbene. In un rito che unisce.
Rodolfo Di Giammarco