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MUSEO PASOLINI – regia Ascanio Celestini

"Museo Pasolini", regia Ascanio Celestini "Museo Pasolini", regia Ascanio Celestini

di: Ascanio Celestini
Regia e interpretazione: Ascanio Celestini
Voci: Grazia Napoletano e Luigi Celidonio
Musica: Gianluca Casadei
Suono: Andrea Pesce. Disegno luci: Filip Marocchi
Organizzazione: Sara Severoni
Produzione: FABBRICA SRL, Contributo Regione Lazio e Fondo Unico 2021 sullo Spettacolo dal Vivo
Genova, Teatro Nazionale di Genova, dal 14 al 16 dicembre 2021

www.Sipario.it, 26 dicembre 2021

Chi ha seguito l'arco evolutivo di Ascanio Celestini si trova oggi a testimoniare una delle più significative ed intense esperienze umane e teatrali. Dagli esordi nei primi esperimenti narrativi fino a Museo Pasolini, ultima creazione in ordine di tempo dell'artista romano, Ascanio Celestini ha dimostrato di essere oggi il creatore di un nuovo e poetico genere artistico. Affrancatosi fin da subito dalla facile etichetta del teatro civile e di narrazione, con questo spettacolo Ascanio Celestini mostra in effetti di meritare una menzione di originalità. Museo Pasolini ricorda infatti, specialmente ai suoi primi conoscitori, tratti narrativi e scenografici tipici di Radio Clandestina e Scemo di guerra, dotando questi di un ancora più solido percorso artistico e antropologico. La stessa scenografia è tanto essenziale quanto riconoscibile, dove alla immancabile seggiola al centro del palco e alle luci in scena, elementi peculiari degli spettacoli di Celestini, si accompagnano una porta sullo sfondo ed altri elementi a circondare lo spazio utilizzato dall’attore. La scenografia rimane fedele alla consueta sinteticità, ma si dimostra evoluta così come la narrazione. In scena Ascanio Celestini veste nuovamente il cosiddetto vestito buono, forse elemento di ritorno delle prime rappresentazioni, ovvero il completo con il quale è apparso nei primi spettacoli. Lo stesso protagonista ora nascosto, ora esplicitato, il poeta e artista Pier Paolo Pasolini, torna dopo essere stato elemento presente in Cicoria. In fondo al mondo, Pasolini, portato in scena insieme a Gaetano Ventriglia, e la registrazione della poesia La Terra di Lavoro, presente nella parte finale di Radio Clandestina. Museo Pasolini è uno spettacolo che si rivela lo splendido frutto di un lavoro che comprende una ipotetica collaborazione tra due artisti, due poeti e due visioni che si compenetrano dando origine ad uno spettacolo teatrale di grande portata ed importanza. Ascanio Celestini si dimostra ancora più grande della grandezza che gli era stata attribuita per la capacità di rendere il suo teatro un'esperienza al di là della fruizione artistica. Non a caso egli coinvolge e impreziosisce ciò che è popolare senza snaturarne il genere e la provenienza. Il politico e il civile, pur restando formalmente sottointeso alla sua concezione di teatro, assume nuovi significati perché non ha mai tratti di facile retorica, innervato come è di satira e poesia, di popolare e nobile. Al pari di altri suoi progetti artistici sono palesi i tratti antropologici del suo lavoro, come comprovano le registrazioni audio e i molti i personaggi che agiscono sulla scena. Ascanio Celestini li anima con un ritmo ed una abilità narrativa che sono tipici delle modalità dell'artista romano. Tutti i personaggi si muovono quasi in autonomia nello sfondo dell'immaginario del pubblico. Museo Pasolini è l'ulteriore conferma della bontà e dell'efficacia di un percorso artistico di grande impegno e resistenza, oltre alla dimostrazione della grandezza di un artista in grado di sublimare e attualizzare l'arte popolare rendendola creatrice di poesia.

Gabriele Benelli

Ultima modifica il Lunedì, 27 Dicembre 2021 12:39

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