di Ruggero Cappuccio
regia e adattamento César Brie
con Elio De Capitani, Cristina Crippa
e con Francesca Breschi, Silvia Ferretti, Umberto Terruso
musiche e canti eseguiti dal vivo da Francesca Breschi
suono Emanuele Martina
luci e scena Nando Frigerio
costumi Alessia Lattanzio
video Paolo Turro
assistente alla regia Alessandro Frigerio
produzione Teatro dell’Elfo, Fondazione Campania dei Festival
in collaborazione con l’Instituto Cervantes
Milano, Elfo Puccini SALA SHAKESPEARE 7 maggio / 5 giugno 2025
Poesia e politica nella vita di Pablo Neruda César Brie adatta alla scena il romanzo di Ruggero Cappuccio in cui sono “tracciate” le tappe più importanti della vita di Pablo Neruda. Matilde, quella che sarà la sua terza moglie, assume un ruolo centrale nella vita del poeta. La vediamo, in scena, nei due momenti più importanti di quella vita: il soggiorno a Capri dove saranno travolti dalla passione e gli ultimi giorni di vita del poeta in Cile dopo il colpo di Stato. L’inizio e la fine. Una parabola esistenziale ricca di amore e poesia che corre parallela alle vicende politiche di quel periodo storico. Ma c’è di più. La “Prima luce di Neruda” è anche un’indagine sulla genesi poetica. Che cos’è la poesia se non, e anche, il risultato delle sofferenze d’amore? Ecco, sottotraccia, c’è anche questo. L’amore difficile fra Neruda e Matilde, all’inizio, è segnato da abbandoni e riconquiste. Sono fatti esistenziali, sono già quella poesia che resterà sulla carta per noi. Le musiche e canti eseguiti dal vivo da Francesca Breschi incorniciano uno spettacolo, aggiungendogli maggior lirismo. La regia pulita di César Brie guida la bravura degli attori fra cui spicca il mai deludente Elio De Capitani. Andrea Pietrantoni