Testo di Roberto Piaggio
da Hans Christian Andersen
Con Elena De Tullio
Regia di Antonella Caruzzi
Scene/luci, ideazione e realizzazione degli oggetti di scena di Elisa Iacuzzo
Realizzazione elementi scenografici Stefano Podrecca
Produzione CTA Centro Teatro Animazione e Figure Gorizia
Visto a Parma, al Teatro al Parco, il 19 novembre 2024
Stagione “Oggettivo - Forme spettacolari - Teatro di Figura” di Briciole Solares
A Parma, al Teatro al Parco, per la stagione Briciole Solares Una scena che si sviluppa come un libro pop-up svelando mondi diversi, sfondo che si apre con molte sorprese anche in forma tridimensionale: a Parma, al Teatro al Parco, per la stagione Ragazzi di Briciole Solares che s’interseca con quella denominata “Oggettivo - forme spettacolari - Teatro di Figura” è stato ospitato, per bambini anche molto piccoli, in uno spazio raccolto, la visione ravvicinata, “L’usignolo e l’imperatore”, racconto favolistico tratto da Andersen, regia di Antonella Caruzzi, ideazione e realizzazione degli oggetti di scena e luci di Elisa Iacuzzo, unica protagonista, attrice e animatrice, Elena De Tullio. Come sfondo, dal profilo e dai colori orientali, il palazzo dell’Imperatore, molto prezioso, così si tramanda, “tutto di porcellana finissima”, di cui vengono decantate le meraviglie, dai suoni anche incantati per merito delle campanelle d’argento che tintinnavano al vento. Le parole sono accompagnate da gesti che mostrano quanto viene raccontato, aprendo come pagine parti della scenografia, facendo apparire oggetti, anche quelle campanelle che vibravano con suono allegro e gentile. Così si svelano il laghetto con i cigni e il fitto bosco dagli alberi altissimi che giunge fino al mare. Elena De Tullio, evoca, mostra i diversi passaggi in forma dialogante, il pubblico poco distante. A dire la sua meraviglia all’ascolto del canto dell’usignolo è, primo, il pescatore, figura intagliata mossa a mano, sempre estasiato da tanta bellezza. E l’imperatore? Anche i tanti viaggiatori che raccontavano le meraviglie d’oriente, quel palazzo stupefacente, mettevano al primo posto l’emozionante voce dell’usignolo, il prodigio maggiore… La storia poi è nota. Nello spettacolo i bambini ridono quando i personaggi della corte, nel seguire la piccola sguattera che ben conosceva l’usignolo, che sapeva consolarla della sua stanchezza, pensarono che il muggito delle mucche o il gracidare delle rane uditi lungo il percorso potessero essere proprio il suono meraviglioso da fare ascoltare all’imperatore. Il piccolo usignolo sarà portato a corte, ma tenuto prigioniero. Arriverà quindi, splendente di gemme e ori quello meccanico: davvero bravo! E poi? Un’occasione per parlare di Intelligenza Artificiale, che in fondo gioca sul ripetitivo, sull’ovvio? O non è così? Nella storia l’usignolo, che era riuscito a fuggire, alla fine ritornerà, ma per scelta, cantando sempre libero, tornando a corte guidato solo dal desiderio, dall’affetto. La rassegna “Oggettivo”, dedicata al Teatro di Figura all’interno della stagione di Briciole Solares al Teatro al Parco di Parma, comprende ben otto titoli distribuiti nel tempo, l’ultimo a febbraio. Valeria Ottolenghi
Nell’ambito della rassegna “Oggettivo” dedicata al Teatro di Figura
“L’usignolo e l’imperatore”: il canto più bello è nella libertà