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LEGITTIMA DIFESA - regia Roberto Bonaventura

“Legittima difesa”, regia Roberto Bonaventura. Foto Giuseppe Contarini “Legittima difesa”, regia Roberto Bonaventura. Foto Giuseppe Contarini

di Laura Giacobbe
Regia di Roberto Bonaventura
Interpreti: Giuseppe Capodicasa, Francesco Natoli e Michelangelo Maria Zanghì
Scene: Mariella Bellantone
Costumi: Cinzia Preitano
Disegno Luci: Stefano Barbagallo
Collaborazione Artistica: Monia Alfieri
Aiuto Regia: Martina Morabito
Collaborazione Tecnica: Marilisa Busa'
Assistente alla regia: Cristiana Ioli
Grafica: Riccardo Bonaventura
Produzione: Maurizio Puglisi per Nutrimenti Terrestri Compagnia Teatrale
col sostegno del MiBACT e di SIAE,
nell'ambito dell'iniziativa "Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura"

al Clan Off Teatro di Messina 27 e 28 ottobre 2018

www.Sipario.it, 28 ottobre 2018

Succede con una certa frequenza in quelle regioni del nord-est dell'Italia, come il Veneto, il Friuli o la Bassa Padana, che dei ladri s'intrufolino all'interno di ville, villette, graziosi residence, comprati con i risparmi d'una vita da famiglie della piccola e media borghesia, non solo per rubare ma anche, emulando quei giovani in tuta bianca, bombetta nera e manganello di Arancia meccanica di Kubrick, per pestare ferire e deturpare il corpo di chi vi abita. Incuriosita forse da questi fatti di cronaca nera, Laura Giacobbe (con la quale non c'è nessun grado di parentela) ha scritto la sua seconda opera dopo L'assunzione, certamente per condannare quei fatti, con una scrittura raffinata e ironica, preferendo atmosfere leggere, grottesche e assurde quasi da black comedy, titolandola Legittima difesa, un progetto che ha vinto il Bando SIAE "Nuove Opere" dedicato a compagini di interpreti under 35 e messo in scena, in prima nazionale, con toni satirici da Roberto Bonaventura nel piccolo spazio del Clan Off Teatro di Messina. In un clima di paura il cittadino cerca di difendersi. Come? Comprando armi. Utilizzando antifurti sofisticati. Assoldando guardie del corpo oppure attorniandosi di doberman e cani lupo. Diventando infine le case dei Fort Apache da proteggere e difendersi dai ladri-indiani. Questo il senso dell'opera della Giacobbe che ha inizio con un pistolotto in dialetto veneto della maschera veneziana Pantalone agghindata di rosso quella di Michelangelo Maria Zanghì, che elogia le ville del Palladio e il carattere ingenuo della gente del nord-est anche se non ama rom e gente di colore, ma che certamente non ci pensa due volte a legittimare la propria difesa perseguendo quel proverbio che dice che chi si fa pecora il lupo lo mangia. Ecco dunque che dal buio si sostanzia meglio la scena di Mariella Bellantone in cui spicca sul fondo nero un pannello in verde e lì accanto una scultura quadrangolare con ampio oblò, un carrello multiuso di lato e sostenuto da un tubicino bianco un piccolo acquario rotondo al centro in plexiglass abitato da qualcosa che s'illumina di rosso simile ad un pesciolino. E' da Teatro dell'assurdo il dialogo che il proprietario della casa Valeriano (Francesco Natoli) con una pistola sempre in mano e una felpa con la scritta sulle spalle Se puoi sognarlo puoi farlo chiusa tra due pistole, ha con il ladro Severino (Giuseppe Capodicasa dai baffetti all'insù) dagli accenti napoletani, maglietta con la stampa d'un bersaglio e con passamontagna nero. « Valeriano: Cosa desidera? - Severino: Desidero rubare in casa sua - V.: Ma io non posso consentirlo. S.: Ma io non sto chiedendo il suo consenso». Etc. Etc..Un dialogo che non fa ridere il pubblico. Ed è un peccato, perché il sopraggiungere del secondo ladro Slavoj (lo stesso Zanghì) uno slavo cocainomane che si esprime in uno scarso italiano e che entra in scena da quell'oblò scultoreo con due cartoni di pizze in mano, non fa che rendere ancora più assurda la situation, dalla quale Valeriano dopo un colpo di pistola vedrà fuggire i due ladri e si troverà in mano a leggere quella parte ancora oscura del Codice Penale che riguarda la Legittima difesa.

Gigi Giacobbe

Ultima modifica il Lunedì, 29 Ottobre 2018 09:27

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