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VIAGGIO AL TERMINE DELLA NOTTE - di e con Elio Germano e Teho Teardo

"Viaggio al termine della notte" di e con Elio Germano e Teho Teardo "Viaggio al termine della notte" di e con Elio Germano e Teho Teardo

liberamente tratto dal capolavoro di Louis Ferdinand Céline
di e con Elio Germano e Teho Teardo 
voce: Elio Germano
chitarra e Live elettronico: Teho Teardo
violino: Elena De Stabile
Viola: Ambra Chiara Michelangeli
Violoncello: Laura Bisceglia

produzione Synth e Teatro Bellini 

Napoli, Teatro Bellini 30 gennaio 2017

www.Sipario.it, 31 gennaio 2017

Come una dimensione cupa e tetra – è così che deve essere, del resto, considerando che si raccontano guerra e violenze inaudite –: una camera oscura in cui la suggestione musicale sviluppa e mette a fuoco il dramma del conflitto, dell'odio che isola e della disperazione. Restare umani? Neanche a parlarne.
Un attore di grande intensità (giovane e impegnato, di un talento contrassegnato da spiccata coscienza civile), la cui recitazione batte e vibra esattamente come gli archi che lo accompagnano. Un capolavoro senza tempo, sempre attuale, sui cui temi è bene non perdere l'occasione di tornare e riflettere.
Viaggio al termine della notte è il romanzo a sfondo autobiografico di Louis Ferdinand Celine da cui Elio Germano e Teho Teardo hanno liberamente tratto uno spettacolo che è insieme omaggio e riscrittura innovativa.
Un ripercorrere l'epopea angosciante di Ferdinand Bardamu, soldato nella prima guerra mondiale e poi drammatico testimone delle atrocità perpetrate dai colonizzatori francesi in Africa.
Alla lettura di Germano - sussurrata e poi gridata, arrabbiata e a tratti rassegnata - si alternano le melodie taglienti come lame di Teardo (alla chitarra e al live elettronico). Note come graffi e una voce solitaria: come una luce che si accende, ma nel dolore; quindi, si rispegne.
Il pubblico assiste, dunque, a un incontro unico tra arti e linguaggi differenti: a rivelare Bardamu nelle sue traversie. Negli orrori del conflitto mondiale, in Africa come nei sobborghi degradati delle metropoli. La follia che regna sovrana tra le mura di un istituto di igiene mentale è una condanna senza appello alla solitudine. Ma gli uomini apparentemente savi non sono meno emarginati dei dementi.
Nella sua resa di fronte al dissolversi di qualsiasi sentimento umano, nessuno come Elio Germano può restituire vigore al pessimismo del protagonista: sullo Stato, sulla società e sugli uomini in generale. Tutto sembra essere perduto: la speranza è un sentimento desueto, che di sicuro non appartiene al novecento.
Nella partitura di Teardo, assolutamente inedita, le sonorità elettroniche creano tensioni futuristiche. La scenografia è assente, perché tutto sia verosimilmente invaso dall'oscurità. Il cast sul palco è composto (oltre che da Elio Germano in voce e da Teho Teardo) da Elena De Stabile al violino, Ambra Chiara Michelangeli alla viola e Laura Bisceglia al violoncello.
Viaggio al termine della notte fa parte della rassegna Synth, ideata da Villageblues in collaborazione con Teatro Bellini e Babel, per promuovere le arti digitali, la musica elettronica e di ricerca.

Giovanni Luca Montanino

Ultima modifica il Mercoledì, 01 Febbraio 2017 09:36

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