di William Shakespeare
regia di Dominic Dromgoole e Bill Buckhurst
con Ladi Emeruwa / Naeem Hayat, Keith Bartlett, John Dougall, Miranda Foster, Phoebe Fildes, Beruce Khan, Tom Lawrence, Jennifer Leong, Rawiri Paratene, Matthew Romain, Amanda Wilkin
scene di Jonathan Fensom
musiche di Laura Forrest-Hay
aiuto regia Tatty Hennessy
movimenti scenici di Glynn MacDonald
coreografie di Sian Williams
produzione Shakespeare's Globe London
spettacolo in lingua inglese con sinossi in italiano
Trieste, Il Rossetti 16 aprile 2016
Un giro del mondo in 730 giorni nel nome di William Shakespeare tra gli anniversari della nascita e della morte, a 450 anni dalla prima nel 2014 e a 400 dalla seconda nel 2016, avvenute forse entrambe il 23 aprile: tanto è durato il tour "Globe to Globe" del londinese Shakeaspeare's Globe, che tra le numerose iniziative per onorare il Bardo di Avon ha realizzato la più bizzarra, convinta e internazionale. Un progetto certo della propria finalità che ha portato e irradiato "Hamlet" in lingua originale in 200 città di altrettante nazioni. L'Italia ha avuto l'onore di essere l'ultima piazza, prima del rientro a Londra per l'ultimissima replica, proprio il 23 aprile.
Ed è stato il Politeama Rossetti di Trieste il teatro italiano che ha avuto l'onore di suggellare la tournée mondiale di "Hamlet".
Uno spettacolo immediato e coinvolgente, strutturato per essere accasato in ogni dove, perché nell'arco del biennio non sono certo state molte le sale simili al Rossetti, ottocentesca cornice di spiccata beltà, che ha raccolto oltre 2500 spettatori nelle due repliche, pomeridiana e serale, arrivando ad esaurire quasi per intero la capienza.
Una tragedia che si è mutata in festa per l'entusiasmo degli stessi interpreti, deambulanti in platea prima dell'inizio a dialogare con il pubblico e per l'attenzione rispettosa degli spettatori per lo più giovani, emozionati e divertiti, empatici nei confronti di quello stesso giovane, tanto più vecchio, ma inchiodato dal tempo e dalla letteratura ad un impietoso destino. Questo Amleto vibra di corde più fragili, rispecchia i suoi coetanei di oggi sfibrati dalle varie crisi. E' un Amleto che è mosso più dall'istinto che dal coraggio e che quasi piange quando Ofelia è costretta a restituirgli i doni, respingendo il suo amore. E' un Amleto palpitante, pregno di umane contraddizioni, a cui sono stati tributati copiosi applausi.
Maura Sesia