Stampa questa pagina

INQUILINA DEL PIANO DI SOPRA (L') - regia Silvio Giordani

Paola Tiziana Cruciani e Pietro Longhi in "L’inquilina del piano di sopra", regia Silvio Giordani Paola Tiziana Cruciani e Pietro Longhi in "L’inquilina del piano di sopra", regia Silvio Giordani

Di Pierre Chesnot
Con Paola Tiziana Cruciani e Pietro Longhi
Regia di Silvio Giordani
Stagione 2021/2022
Teatro Manzoni di Roma, dal 30 Settembre al 24 Ottobre 2021

www.Sipario.it, 4 ottobre 2021

Cosa può accadere quando si incontrano due solitudini? Tante le soluzioni. Per trattarle, poche le vie da percorrere. Si può scegliere quella del dramma: ne emergerebbe una mediocre tragedia, stucchevole, a tratti cupa e non incline ad andare a fondo delle dinamiche rappresentate. Se, invece, si sceglie la soluzione dell’ironia, ecco aprirsi un ampio ventaglio di possibilità. I personaggi iniziano a colorarsi. Il vuoto che domina le loro vite è la il punto d’avvio per mettere a fuoco le cattive abitudini, i complessi, le malignità, le errate convinzioni che per sbaglio si sono alimentate sul prossimo. L’inquilina del piano di sopra, divertente commedia di Pierre Chesnot in scena al Manzoni di Roma, ha indubbiamente optato per questa seconda alternativa.
Sofia e Bernardo abitano nello stesso palazzo. Lui al piano di sotto, lei a quello di sopra. Bernardo è uno studioso di civiltà antiche, dedica la sua vita ad esaminare documenti, a svolgere ricerche. Il suo piacere più grande: stare in biblioteca. Lì le ore passano velocemente, come se il tempo fosse stato cancellato per un incantesimo. L’umanità? Per Bernardo è da evitare: crea troppi problemi, è foriera di ansie e nulla più.
Sofia è un’imprenditrice. Ha ereditato da suo padre un’industria di caramelle e vive di rendita. Non ha problemi fuorché uno: non ha ancora trovato l’amore dei suoi sogni. Nel giorno del suo sessantesimo compleanno, l’ennesimo festeggiato in solitudine in una Roma ferragostana deserta, dopo aver rinunziato all’idea di suicidarsi per disperazione, fa una scommessa con se stessa: conquisterà e sposerà il primo uomo che incontrerà. Chi il fortunato? Lo scontroso e apparentemente misantropo Bernardo.
Da qui, una serie di equivoci, gags e battute. Sofia non intende rinunciare, non questa volta, all’uomo che il destino le ha fatto incontrare. Dal canto suo, Bernardo è intestardito nel non rinunziare alla sua beata solitudine. Si innesca, così, un simpatico braccio di ferro fra i due. I quali non comprendono subito di essere, segretamente, innamorati l’uno dell’altra. Fino a quando, deposte le rispettive resistenze, le reciproche paure, finiranno per aprirsi vicendevolmente i cuori, così da condividere insieme un futuro tutto da costruire con entusiasmo.
Paola Tiziana Cruciani (Sofia) e Pietro Longhi (Bernardo) hanno dimostrato di essere a loro agio nei panni dei rispettivi personaggi. Li hanno interpretati con grande affetto, a tratti quasi con compassione. Al punto che, di tanto in tanto, hanno cercato di non accentuare il tempo comico in una battuta o in una situazione. Ne è emersa una commedia garbata, ben fatta, dove ogni parte è risultata ben incastonata con le altre.
Se, come diceva Peppino De Filippo, dietro una risata si nasconde una cupa tragedia, L’inquilina del piano di sopra ha cercato di allontanare questa ineludibile possibilità, mettendo in scena due personaggi in grado di vivere un destino con intelligente leggerezza, benché talvolta cupo e dominato dalla solitudine.

Pierluigi Pietricola

Ultima modifica il Martedì, 05 Ottobre 2021 17:50

Articoli correlati (da tag)

Questo sito utilizza cookie propri e si riserva di utilizzare anche cookie di terze parti per garantire la funzionalità del sito e per tenere conto delle scelte di navigazione. Per maggiori dettagli e sapere come negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie è possibile consultare la cookie policy. Accedendo a un qualunque elemento sottostante questo banner si acconsente all'uso dei cookie.

Per saperne di più clicca qui.