adattamento teatrale e regia di Marco Baliani
scene Mimmo Paladino
costumi Alessandro Lai
con Stefano Accorsi e Marco Baliani
produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo
Genova, Teatro alla Corte dall'11 al 16 febbraio 2014
E' trascorso circa un anno dalla messa in scena di "Furioso Orlando", e oggi Stefano Accorsi e Marco Baliani tornano insieme a ripercorrere le pagine del poema epico dell'Ariosto, proponendo un nuovo spettacolo, "Giocando con Orlando".
Sono stati intelligenti i due a parlare di gioco nel titolo perché di gioco si tratta sin dall'inizio quando Marco Baliani, regista dell'adattamento teatrale e, questa volta, contrariamente a "Furioso Orlando", anche attore, sbuca da dietro al sipario e introduce la storia spiegando al pubblico come è nata l'idea con Accorsi di realizzare lo spettacolo. Un introduzione che sembra puntare da subito i riflettori sul collega che senz'altro è il gran richiamo dello spettacolo. Fortunatamente Baliani prontamente si converte in narratore e, libro alla mano, inizia a raccontare l'imprese epiche in rima cinquecentesca. Questo suo narrar lo conduce alla stregua del sommo Ariosto che recitava la sua opera alle corti del suo tempo, e qui comincia il gioco con Accorsi. "Proviamo a far sentire, dopo secoli, quanto è preziosa la nostra lingua", sostiene Baliani cercando di divertire i presenti in sala più di quanto riescano a fare i professori sui banchi di scuola. Nessun apporto scenografico, allo spettatore il compito di riempire di immaginazione il narrato, costruendo spade, scudi, castelli e boschi, mari e fiumi. In fondo al palco solo 7 monumentali mezzi cavalli dai colori accesi realizzati da Mimmo Paladino. Dell'opera cavalleresca i due si limitano a tesserne la trama passionale e amorosa, quell'amor conteso, contrastato e folle, che nar-ra il gioco delle coppie che si cercano e poi si perdono, Orlando e Angelica, Angelica e Medoro, Ruggero e Bradamante.
Baliani ed Accorsi si scoprono a proprio agio con la lingua dei padri portando il tutto su un piano ludico (forse trop-po) che fa serpeggiare di sovente il riso in platea.
Nel gioco della coppia comica i due rimescolano costantemente i propri ruoli: Baliani è vocina della coscienza di Orlando, poi mostro dell'isola di Alcina, poi duellante intrepido. Entra ed esce dai vari personaggi e da quello che gli favoriscono le parole di Accorsi. Un Accorsi protagonista del monologo cupo sulla pazzia di Orlando in cui tenta di ritrovare le capacità attoriali richieste dal teatro di prosa, ma di cui si rimpiangono invece quelle adoperate per il grande schermo.
Francesca Camponero