di Luciana Grifi Macchine sceniche di Gianandrea Gazzola
Con Gianni De Feo, Roberto Turchetta, Donatella Lotta, Alessandra Roca, Andrea Nolfo
Costumi di Ottavia Valvo
Musiche di Francis Poulenc a cura del M.o Marco Scolastra
Regia di Sergio Basile
Compagnia Les Deux Dames
Roma, Teatro Sala Uno 2007
Quando uno scrittore inventa un personaggio e questo diviene così famoso da oscurarne la fama, allora si creano complicazioni non indifferenti per l'autore: questo è il caso di Alfred Jarry e di Padre Ubu.
Luciana Grifi, autrice di Il f(o)u Alfred Jarry, si propone di salvare dalla invadenza del suo personaggio la fama dello scrittore francese, Alfred Jarry, figura fondamentale per l'arte e la letteratura del XX° secolo.
"Il famoso burattino Padre Ubu, - scrive la Grifi - raffigurato dal suo artefice come cloaca di tutti i difetti umani, è riuscito con la sua invadenza e cialtroneria ad oscurare la fama del suo creatore. Ma l'autore aveva abbastanza fascino da diventare anche lui personaggio. Ad Alfred Jarry è dedicato questo divertissement nella Parigi dei primi del Novecento, nella creazione del quale non si esclude possa esserci anche lo zampino di Padre Ubu. In realtà, è solo un sistema per affermare verità impraticabili attraverso personaggi improponibili che, essendo tali, possono almeno farla franca".
Lo spettacolo è brillante, divertente, originale e sconfina dalla dimensione reale per muoversi in un mondo nel quale fantasia, realtà e sogno si incontrano e si scontrano al tempo stesso.
Creature reali e personaggi fantastici interagiscono in pari misura non prevaricandosi l'un l'atro, ed altri personaggi "speciali" sono le "patamacchine" di Gianandrea Gazzola, artista che scolpisce macchine funzionanti, create appositamente per lo spettacolo e realizzate dallo studio Finzioni di Verona.
Molti sono i riferimenti alla vita dello scrittore, come la sua abitazione al terzo piano e mezzo, luogo mitico di incontri dove non mancavano mai alcool, assenzio e l'inseparabile pistola esibita nei momenti meno opportuni, l'incontro con il grande Apollinaire alle serate organizzate dalla storica rivista "La Plume", ed altri ancora.
Quanto mai appropriato è quanto ci dice il regista Sergio Basile "L'universo è pieno di ragioni, cause ed effetti, per ciò siamo attirati dall'assurdo.
....La pluralità delle citazioni e delle sollecitazioni della drammaturgia non risponde a un'ansia filologica ma cerca un'emozione, una sensazione che riporti l'atmosfera mentale di Jarry, sospesa in una incredulità fantastica e posseduta al tempo stesso da un'indicibile frenesia demolitoria: un grande festoso cortocircuito cerebrale iniziato nell'adolescenza sui banchi di scuola a Rennes e terminato il 1° novembre 1907 a Rue Cassette, numero 7, a Parigi."
Un ottimo cast, un'originale regia ed un testo davvero intrigante fanno di IL F(O)U ALFRED JARRY uno spettacolo di alto livello.
DIANA PALMA