Di Riccardo Pechini e Mariano Lamberti
Con Lorenzo Balducci
Regia Mariano Lamberti
Produzione Teatro segreto
Teatro Sannazaro Napoli dal 27 al 29 gennaio 2023
Vivere o postare e taggare? Questo è il dilemma che caratterizza la nostra epoca. Realtà o rappresentazione della realtà? Già Parmenide con il suo pensiero: "L'essere è e non può non essere”. “Il non essere non è e non può essere”. Il non essere non esiste" si interrogava su questo.
Lorenzo Balducci al teatro Sannazaro di Napoli con Fake spettacolo scritto da Riccardo Pechini e Mariano Lamberti, che cura anche la regia, racconta ciò.
E ci vuole coraggio e bravura per affrontare una prova attoriale come quella prevista per questo spettacolo. In esso un condensato di 'schiaffi in faccia al pubblico' che ride, ma riflette. Un one man show di grande efficacia che valorizza le capacità di Balducci che regge lo show con incredibile bravura.
Fake prende di mira il mondo dello spettacolo e in particolar modo la vita degli attori e di tutte le numerose categorie che costellano questa galassia: gli onnipresenti, i raccomandati, i “cani”, i caratteristi a vita, i sopravvalutati, gli egomaniaci e via dicendo. E ancora, Balducci si sofferma sul mondo dei provini, dei set televisivi, degli immancabili capricci delle “dive”, delle produzioni.
Tutto questo citando, imitando personaggi famosi, (bellissima la parentesi dedicata a Pasolini e quella per Meryl Streep ), riflettendo sulla loro recitazione, spesso involontariamente comica nel drammatico o, all’opposto, “drammatica” nel comico.
Oltre ad essere una critica, molto ben ideata e scritta, al mondo dello spettacolo Fake è una riflessione profonda sul modo in cui noi stessi viviamo, ossessionati dai social e dai loro meccanismi perversi e diabolici.
La regia è disegnata su Balducci, un perfetto vestito che accoglie alla perfezione il suo modo di stare in scena: i suoi ritmi, incalzanti, più intimi, un continuo alternarsi di umori, di velocità, di sensazioni.
Balducci è vero sul palco, decide di raccontarsi e lo fa a cuore aperto, eppure la sua vita non è stata facile. Parla del suo percorso umano e professionale, dal suo coming out pubblico che gli chiuse numerose porte, il suo inizio come attore molto richiesto, poi travolto da una serie di scandali familiari che lo hanno fatto diventare una sorta di reietto, soprattutto per le raccomandazioni, fatte spesso a sua insaputa, che lo imposero in alcune produzioni. Ma da qui parte la sua rinascita, il suo colpo di genio: l’invenzione di un personaggio gender fluid che spopola nei social e ne decreta il successo a teatro.
Un mitra che spara colpi sul pubblico, attirandoli nella sua rete di comicità e verità, ma anche un contenitore di emozioni, quelle vere.
Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci guardi dentro e che ci comprenda nel profondo, tutti abbiamo bisogno di qualcuno che sappia anche riconoscere la nostra stanchezza.
Come è bello quando sul palco trionfa la verità.
Bravo, davvero, Balducci un artista completo, coraggioso e magnetico.
Roberta D’Agostino