di Lukas Barfuss
regia: Giulio Baraldi
con Teresa Giuditta Acerbis, Silvia Altrui, Giulio Baraldi,
Fabrizio Pagella, Alberto Torquati, Debora Zuin
luci: Claudine Castay
scene: Simona Monfrinotti
video e animazioni: Maurizio Caiasso
Milano, Teatro Out Off, dal 10 al 15 aprile 2007
Le commedie del trentaseienne drammaturgo svizzero Lukas Bärfuss sono sguardi attenti e taglienti su realtà sociali, su problemi delicati come ad esempio in «Dora. Le nevrosi sessuali dei nostri genitori» nella quale, affrontando il tema della sessualità delle persone handicappate mentali, l' autore mette a nudo una società indifferente e cinica percorsa da meschine frustrazioni dove nessuno vuole prendersi la responsabilità del proprio ruolo sociale e affettivo di medico, di madre, di padre, di marito. Dora è una ragazza, con problemi psichici e comportamentali, con «una crepa nei piani superiori», che per anni i medici con il consenso dei genitori, una madre e un padre senza qualità, egoisti, insensibili e distratti, hanno fatto imbottire di psicofarmaci facendola vivere in uno stato di perenne apatia. La madre, per riavere un rapporto con Dora, decide di smettere le terapie e la ragazza vive questa libertà dalla prigione chimica con una limpida, amorale ingenuità senza sensi di colpa e un appetito sessuale irrefrenabile. Iniziano i problemi e la ragazza, alla ricerca continua del rapporto sessuale come fonte di vita e realtà, viene prima stuprata da un essere che la usa e la piega ai suoi desideri senza farsi problemi, poi costretta all' aborto e quindi sterilizzata. Ma la libertà di Dora è come una sorta di cartina di tornasole della sessualità di tutti che scatena e mette in luce in ciascuno le pulsioni più nascoste. Purtroppo nella messinscena di Giulio Baraldi il testo non riesce a farsi strada appesantito e compresso da un grottesco e da ovvie forzature recitative che banalizzano la vicenda. In una compagnia con squilibri espressivi, Debora Zuin è una madre irresponsabile quanto repressa, Silvia Altrui è un' intensa Dora inquietante nel suo essere bambina-donna. Una non riuscita messinscena più preoccupata di risolvere lo spettacolo con facili «effetti» che di cogliere e restituire il senso profondo del testo. DORA. LE NEVROSI SESSUALI DEI NOSTRI GENITORI di L. Bärfuss, Out Off, fino al 15
Magda Poli