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COMEDIA - regia Miguel Guerberof

Comedia Comedia Regia Miguel Guerberof

di Samuel Beckett
spettacolo in spagnolo con sottotitoli in italiano
regia di Miguel Guerberof
con Mario Mahler, Esmeralda Mitre, Carla Peterson
produzione Teatro el Beckett di Buenos Aires
Milano, Festival Tramedautore, Teatro Grassi, 14 settembre 2007

Corriere della Sera, 16 settembre 2007
«Commedia» al Festival Tramedautore diretto da Guerberof

Il triangolo no, stop di Beckett

Dedicato alla nuova drammaturgia, il Festival internazionale «Tramedautore» segna l' inizio della stagione teatrale a Milano. Questa settima edizione propone, accanto a letture sceniche di interessanti testi italiani e giapponesi, spettacoli veri e propri come Commedia di Samuel Beckett, grande rivoluzionario della scrittura drammaturgica. A presentare questa pièce del 1963, è la compagnia di Miguel Guerberof, apprezzato regista argentino prematuramente scomparso. Protagonisti della «tragedia comica» sono tre personaggi immobilizzati in tre grandi urne dalle quali emergono solo le teste. Quasi a voler rappresentare la quotidianità, il regista sostituisce le urne con un tavolo e fa sbucare le teste di due giovani donne bionde e di un uomo brizzolato, da tre piatti. Sollecitati dalla luce di un riflettore i tre raccontano, inconsapevoli l' uno della presenza dell' altro, la storia della loro vita e del loro legame. Esseri imprigionati in quel girone infernale che è l' esistere, costretti a ruminare in eterno la loro insulsa storia di modesti vizi, piccoli tradimenti e meschine virtù. La grande poesia di Beckett trasforma il luogo comune del triangolo amoroso nell' universale senso di malinconia, di pochezza della vita nel suo scorrere, nell' accumularsi di fatti che al momento sembrano giganteschi ma che alla luce di un' esistenza intera diventano piccoli: insignificanti chicchi che alla fine andranno a comporre il grande , impossibile «mucchio» della vita, nel quale le cose sono finite e al tempo stesso infinite nel loro essere comuni a tutti gli uomini. La bella regia, nitida e ricca d' ironia di Guerberof, la bravura degli interpreti, Esmeralda Mitre, Carla Peterson e Mario Mahler, riescono come voleva l' autore a «forare» la superficie del linguaggio per fare intuire quello che si cela dietro. E quando nel finale Commedia - recitata dagli attori nella loro lingua - ricomincia e viene ripetuta con una recitazione concitata in un mitragliare di parole e il grottesco esplode, si coglie il senso, come scrive Shakespeare, che «la vita è solo un ombra che cammina, un povero attore che avanza tronfio e smania la sua ora sul palco e poi non se ne sa più nulla. É un racconto fatto da un idiota pieno di grida e furia che non significa niente».

Magda Poli

Ultima modifica il Lunedì, 12 Agosto 2013 10:29

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