di Sandro Dionisio
con Tina Femiano, Marco Mario De Notaris, Vincenzo Maria Saggese
scene: Raffaele Russo
luci: Gianni Caccia
musiche: Maria Pia De Vito
regia: Sandro Dionisio
Napoli, Teatro Elicantropo, 1-3 febbraio 2008
Uno spettacolo onirico, segnato dalla mozione degli affetti personali e per riflettere su temi come la consapevolezza della morte e il senso della vita. Un dialogo notturno, per esplorare la dimensione del dolore, nella cruda fisicità del reale e nel lirismo dell'evocazione poetica. È «Corpi celesti», esordio teatrale di Sandro Dionisio, uomo di cinem, che ha inteso affidare alla scrittura scenica la sua vocazione a percorsi filtrati attraverso esperienze esistenziali e suggestioni letterarie. Il lavoro, allestito all'Elicantropo per la regia dello stesso Dionisio, e interpretato da Tina Femiano, Marco De Notaris e Vincenzo Saggese, con le musiche di Maria Pia De Vito, trova nel sottotitolo «Memorie nomadi» la sua essenza. La pièce è protesa a rubare all'oblio due artisti con i quali l'autore ha intrecciato comunione di sentimenti e prematuramente scomparsi. Due destini paralleli, uniti nel presagio della fine imminente. Poeta del teatro Antonio Neiwiller, che scavava ribelli silenzi e fertili ascendenze della memoria nel suo corpo e nei suoi pensieri di autore-attore. Narratrice tra le pieghe dell'anima Mariateresa Di Lascia, di cui soltanto postumo sarà pubblicato e premiato allo Strega il romanzo «Passaggio nell'ombra». Nel doppio registro espressivo, dove la narrazione in versi, ispirata a fonti letterarie alte, fa premio sul costrutto dialettale del telaio realistico, Dionisio indugia su un rito sciamanico con unzione degli spettatori e, con i volti di Antonio e Mariateresa evocati su uno schermo, ne suggella la presenza, «memoria non inerte», cui ha dedicato il suo visionario percorso.
Franco de Ciuceis