sabato, 26 aprile, 2025
Sei qui: Home / C / CINEMA CIELO - regia Danio Manfredini

CINEMA CIELO - regia Danio Manfredini

"CINEMA CIELO", regia Danio Manfredini "CINEMA CIELO", regia Danio Manfredini

ideazione e regia Danio Manfredini
con Patrizia Aroldi, Vincenzo Del Prete, Danio Manfredini, Giuseppe Semeraro
luci Maurizio Viani
suono Marco Olivieri
produzione Sardegna Teatro e Teatri di Bari
Teatro Menotti. Milano, dal 13 al 16 marzo 2025

www.Sipario.it, 18 marzo 2025

Il sesso poetico al Cinema Cielo

«Ho cercato l’amore dell’anima mia. Gesù cosa ci sto a fare a questo mondo?» dice il transessuale interprerato da Danio Manfredini. Si apre così Cinema Cielo ispirato a Notre Dame des Fleurs di Jean Genet. Dalla platea vediamo la ricostruzione scenica di un cinema, che ha dato il titolo a questo spettacolo. Era un cinema a luci rosse, in Via Premuda a Milano, frequentato da erotomani e gente ai margini della società; un microcosmo sociale dettagliatamente riprodotto sul palcoscenico in tutta la sua umanità; la cassiera, un immigrato dell’est, chi tenta di enrare senza pagare il biglietto, chi inizia qualche approcio omosessuale, la buon costume e soprattutto ci sono i manichini seduti di ispirazione kantoriana. Sono tutti personaggi, in entrata e in uscita dalla sala cinematografica, pronti a interpretare brevi scene, mentre, in sottofondo, scorrono le voci di quello che vedono sullo schermo nella rappresentazione cinematografica del romanzo di Genet. La lentezza del ritmo e le pause sono rotte da improvvisi accadimenti tra le poltrone al buio. Furti di denaro e abbozzi di sessualità sono i moventi delle azioni.  Gli stessi manichini diventano attori, esseri umani al centro di amplessi orgiastici. Anche loro, dalle sembianze umane, contribuiscono a rendere realistica la messinscena. La platea in cui siamo seduti protesa verso quell’altra platea ci dona un dolce spaesamento davvero unico. E poi c’è una restituzione emotiva di tutti i personaggi interpretati da bravissimi attori. Danio Manfredini ci trasporta nella sua poesia. Lo fa con la regia e con la recitazione intrisa di una sottile ironia che colora le parole.  È lui il capitano di questa umanità carica di verità alla ricerca disperata d’amore. Il sesso è l’ultimo tentativo possibile per toccare la verità dell’anima e per sentirsi vivi. Il Cristo che compare sui trampoli, nel finale, è il mentore supremo di questa ricerca. A sipario chiuso, noi, commossi, abbiamo applaudito a più riprese.        

Andrea Pietrantoni 

Ultima modifica il Giovedì, 20 Marzo 2025 06:27

About Us

Abbiamo sempre scritto di teatro: sulla carta, dal 1946, sul web, dal 1997, con l'unico scopo di fare e dare cultura. Leggi la nostra storia

Get in touch

  • SIPARIO via Garigliano 8, 20159 Milano MI, Italy
  • +39 02 31055088

Questo sito utilizza cookie propri e si riserva di utilizzare anche cookie di terze parti per garantire la funzionalità del sito e per tenere conto delle scelte di navigazione. Per maggiori dettagli e sapere come negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie è possibile consultare la cookie policy. Accedendo a un qualunque elemento sottostante questo banner si acconsente all'uso dei cookie.

Per saperne di più clicca qui.